25 Dicembre 2024 03:57

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Sanremo 2021, quarta serata: Achille Lauro si ‘sposa’ con Boss Doms, omaggio ai lavoratori dello spettacolo e il ritorno di Mahmood / Ecco com’è andata

In breve: Una serata ricca di emozioni.

Si è conclusa anche la quarta serata del 71° Festival di Sanremo. Ieri sera è stato eletto il vincitore delle nuove proposte, Gaudiano, e si sono esibiti tutti e 26 i big in gara.

Molti i momenti di show, dal quarto quadro di Achille Lauro, che vestito da sposa ha baciato Boss Doms, all’omaggio per i lavoratori di spettacolo fermi da un anno causa covid.

Ospiti il vincitore di Sanremo 2019 Mahmood, Alessandra Amoroso ed Emma.

Insieme ad Amadeus, Fiorello e Ibrahimovic, ha co-condotto la serata la giornalista Barbara Palombelli. Presente anche la direttrice d’orchestra Beatrice Venezi.

Sanremo 2021: ecco com’è andata la quarta serata

Si inizia subito con la gara tra le nuove proposte. Alla finale sono arrivati Davide Shorty con “Regina”, Folcast con “Scopriti”, Gaudiano “Polvere da Sparo”, Wrongonyou con “Lezioni di Volo”.

Tramite i giudici dei telespettatori tramite il televoto (33%), della giuria demoscopica (33%) e della sala stampa (33%) ha trionfato Gaudiano, premiato dal Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e dal presidente del consiglio comunale di Sanremo Alessandro il Grande.

Secondo Davide Shorty seguito da Folcast e ultimo Wrongonyou.

“È eccezionale quello che è successo. Dedico questa canzone a mio padre- ha affermato Gaudiano commosso – è andato via da due anni, ma ora lo sento qua con me”.

Il Premio della Critica Mia Martini se lo è aggiudicato Wrongonyou, mentre il premio Lucio Dalla è stato assegnato a Davide Shorty.

Tornano sul palco tutti e 26 i big in gara

A rompere il ghiaccio è Annalisa con “Dieci”, seguita da Aiello con “Ora” e i Maneskin con “Zitti e buoni”.

Tocca poi a Noemi con “Glicine” e a Orietta Berti, ormai una delle star del web, con “Quando ti sei innamorato”.

Achille Lauro si sposa con Boss Doms

Questa sera non si deve aspettare molto per l’arrivo di Achille Lauro. Dopo poche canzoni eccolo, in vestito da sposa, che scende le scale del palco con la bandiera italiana e va sposare Boss Doms, finalmente ritornato all’Ariston. Achille canta “Me ne frego” e lo fa proprio “fregandosene”, rotolandosi per terra e cantando come gli va. Allo spettacolo si aggiunge Fiorello, con una corone di spine nere in testa.

Si continua con “Musica leggerissima” di Colapesce Dimartino e poi con “Il farmacista” di Max Gazzè – alias Gaudì. Si passa a Willie Peyote, Malika Ayane, La rappresentante di Lista e Madame con un altro look sorprendete.

Barbara Palombelli e il monologo sule “ragazze ribelli”

“Mio padre mi avrebbe voluta come Gigliola Cinquetti – racconta in un monologo la giornalista Palombelli – con capelli raccolti e un filo di perle sposata e tranquilla. Io avevo il desiderio di ribellarmi ma anche studiare tanto per conquistare la stima di mio padre. Ho lavorato per conquistare l’indipendenza. Ho fatto anche la commessa mentre sognavo la tv e i grandi giornali.Quando finalmente è arrivata la chiamata dal Corriere della Sera e Repubblica.

Le ragazze di oggi hanno trovato i diritti già conquistati, noi li abbiamo dovuto costruire andando in piazza. Ora voi dovete difenderli con il sorriso determinato.

Questa è la chiave del futuro: dobbiamo ribellarci sempre, tanto non andremo mai bene, ai padri, ai mariti. Nemmeno Liliana Segre, a 90 anni, se va a vaccinarsi scatena una bufera.

Non ci dobbiamo arrendere anche se il prezzo è molto alto. Le donne forti e vere, come ne ho incontrate tantissime in questa Europa guidata dalle donne, devono contribuire alla grande rinascita del nostro Paese. Ragazze non vi dovete fermare, dovete correre verso il futuro senza farvi togliere il cuore o la dignità. Lo ha detto anche Papa Francesco, ora in Iraq a pregare per voi: non dobbiamo essere prudenti, dobbiamo osare”.

Proseguono poi Arisa, Coma-Cose, Fasma, Lo Stato Sociale, Francesca Michielin e Fedez. È il turno del video registrato di Irama, che segue il festival a distanza dalla sua stanza di albergo.

Tocca poi agli Extraliscio con Davide Toffolo, accompagnati da una coppia di ballerini: Bruno Malpassi, 80enne, fondatore del Gruppo Folk italiano alla Casadei, e la figlia Monia.

Arriva ospite Enzo Avitabile che porta all’Ariston il Carosone di Caravan Petrol insieme ai Bottari di Portici, e l’orchestra si scatena.

Continuano Ghemon e Francesco Renga.

Beatrice Venezi “Direttore d’orchestra”

“Direttore o direttrice? Io sono un direttore d’orchestra, non una direttrice d’orchestra. Quello che conta per me è il talento e la preparazione con cui si svolge un determinato lavoro, nel mio caso la mia professione ha un determinato nome ed è direttore d’orchestra”. Così esordisce Beatrice Venezi, precisando il suo pensiero. Pensiero che attira subito le critiche del web, definendo la sua posizione una “misoginia interiorizzata”. In molti però apprezzano le sue parole.

Omaggio agli operatori dello spettacolo fermi causa Covid

“Il lavoro dev’essere un diritto di tutti e non un colpo di fortuna – afferma Alessendra Amoroso circondata da alcuni tecnici  Ci sono lavoratori che sono a casa che ci stanno guardando, mentre dovrebbero essere dietro le quinte di un palco acceso. Un applauso per tutti gli artisti che ricevono la luce del vostro lavoro”.

L’omaggio continua insieme all’attrice Matilde Gilioli. “È un tempo difficile dove troppe donne e troppi uomini soffrono. Troppi abbracci sono negati. Troppe persone sono diventati invisibili. Ognuno di noi ogni giorno ha paura. Ha paura di non farcela, di non poter tornare alla vita di prima. Noi come voi vogliamo provare a tornare a sognare”.

Gio Evan con “Arnica”, Ermal Meta con “Un milione di cose da dirti”, Bugo con “Invece sì”, Fulminacci con “Santa Marinella, Gaia con “Cuore Amaro” e infine Random con “E ritorno a te”.

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