27 Dicembre 2024 22:24

27 Dicembre 2024 22:24

Covid, Imperia: disabilità, appello Giraffa a Rotelle. “Vaccinare al più presto mamme Caregiver”

In breve: "Chiediamo di poterci vaccinare al più presto per poter accudire i nostri cari senza avere il terrore di vederseli allontanare per andare in tutta fretta in un istituto".

Vaccinare al più presto le mamme Caregiver, questo l’appello lanciato dall’associazione La Giraffa a Rotelle al Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e alle istituzioni.

Imperia: Giraffa a Rotelle, appello per vaccinare mamme Caregiver

“Noi Caregiver siamo quella categoria di persone che ‘regala‘ la propria vita a chi ama ed ha una disabilità che lo rende non autosufficiente, per lo più siamo mamme, mamme a tempo pieno da e per tutta la vita del proprio figlio. Spesso lasciamo il lavoro, vivendo anche disagi economici e se lavoriamo facciamo ‘veri e propri miracoli’ per arrivare in fondo alla giornata, sperando di riuscire a dormire almeno qualche ora, il Caregiver si occupa del proprio caro per 24 ore il giorno.

Viviamo in simbiosi con i nostri figli, ogni giorno ‘gli ridoniamo la vita’ accudendoli in tutti i loro bisogni, siamo infermiere badanti, educatrici. La loro vita è nelle nostre mani. Molto spesso neanche ci curiamo per non lasciarli soli. Conosciamo ogni loro respiro, gemito. È per questo che chiediamo di essere vaccinate, siamo indispensabili per i nostri figli, se ci ammaliamo di Covid chi penserà a loro? Chi potrà prendersi cura con la devozione, l’amore e la simbiosi che abbiamo noi?

Quante di noi mamme Caregiver sperano di morire un minuto dopo il proprio figlio con grave disabilità per non abbandonarlo ad un futuro di sofferenza.
Per questo chiediamo a gran voce di essere equiparate ai sanitari ed avere al più presto il vaccino.

La solitudine, il disagio e la sofferenza che viviamo da un anno va a sommarsi al terrore di ammalarci e non poter può accudire i nostri figli.

Chiediamo a tutte le Istituzioni Liguri di competenza, al Presidente Toti di poterci vaccinare al più presto per poter accudire i nostri cari senza avere il terrore di vederseli allontanare per andare in tutta fretta in un istituto dove sicuramente avranno cure ma non l’empatia, la conoscenza e l’amore di una persona che vive per loro!”.

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