24 Novembre 2024 10:19

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24 Novembre 2024 10:19

IMPERIA. EMERGENZA ABITATIVA, IN 36 CHIEDONO UNA CASA. NEI PRIMI POSTI DELLA GRADUATORIA GLI STRANIERI. FOSSATI: “CRITERI DI ACCESSO DA MODIFICARE”

In breve: L'assessore Risso: "In graduatoria ci sono 36 soggetti, di cui 17 extracomunitari e 19 italiani. Nei primi 5 posti sono soggetti extracomunitari, nei primi 10, 7 extracomunitari e 3 italiani". Fossati: "Mi pare evidente che ci sia un problema sulle graduatorie"

ponte impero

L’emergenza abitativa è uno dei problemi più significativi della città di Imperia“. Così ha esordito l’assessore ai servizi sociali Fabrizio Risso nel corso della Commissione Consiliare dedicata tenutasi nei giorni scorsi.
Sono tanti i casi di persone sfrattate – ha spiegato Risso – In totale il Comune di Imperia ha 52 appartamenti destinati a ospitare persone in difficoltà, tutti occupati. Altri 268 li ha l’ARTE, con centinaia di iscritti nelle graduatorie. La situazione si è ulteriormente complicata negli ultimi anni, a seguito della riduzione del contributo economico della Regione Liguria, da 8 milioni di euro a 0″.

L’emergenza abitativa è causata per lo più dalla crisi economica, dalle famiglie in cui si perde il posto di lavoro. In casi simili in pochi mesi si arriva allo sfratto esecutivo. Il settore servizi sociali aiuta i soggetti in difficoltà con buoni spesa, buoni mensa e contributi economici. Quest’anno sono pervenute 464 richieste per i contributi comunali, con 138 nuovi utenti sino ad oggi sconosciuti ai servizi sociali. 107 di questi soggetti hanno dichiarazioni Isee pari a 0“.

Risso è stato successivamente interpellato dai consiglieri Diego Parodi (capogruppo NCD) e Giuseppe Fossati (Imperia Riparte) in merito alle graduatorie del Comune di Imperia per l’accesso agli stabili comunali.

“In graduatoria ci sono 36 soggetti, di cui 17 extracomunitari e 19 italiani”.

I consiglieri Parodi e Fossati hanno chiesto delucidazioni all’assessore Risso in merito alla composizione della graduatoria nei primi 5 e nei primi 10 posti.

“Nei primi 5 posti sono soggetti extracomunitari, nei primi 10, 7 sono extracomunitari e 3 italiani. Attualmente non è possibile garantire alcun tipo di risposta, perché gli appartamenti sono tutti occupati”.

I consiglieri hanno infine chiesto alla dirigente del settore Sonia Grassi le condizioni degli stabili comunali.

“Gli alloggi comunali sono stati abbandonati per anni. Dal novembre del 2012 è iniziato un percorso per restituirgli un minimo di dignità. Fu un provvedimento adottato dalla Giunta Strescino, in particolare dall’assessore Ranise. Ad oggi, comunque, gli appartamenti non sono tenuti bene a causa del disinteresse delle istituzioni”.

Il consigliere di Imperia Bene Comune ha chiesto alla dirigente Sonia Grassi se vi fossero casi di occupazione abusiva.

“Si, ci sono stati casi di occupazione abusiva, per questo motivo abbiamo deciso di blindare gli appartamenti una volta che questi tornano nella disponibilità del Comune. Abbiamo affidato i lavori a una ditta specializzata. Una volta che il soggetto termina la sua permanenza negli alloggi comunali, i tecnici della ditta si recano sul posto e blindano porte e finestre“.

“Per combattere il problema dell’emergenza abitativa – ha concluso Risso – il Comune di Imperia ha fatto ricorso fino a che ha potuto al fondo Clavenna destinato appunto al disagio abitativo. Ora il fondo si è assottigliato e occorre reperire nuove risorse. Nel frattempo, a breve verrà espletato l’appalto per i lavori di ristrutturazione della Casa Don Glorio, dopo l’incendio del dicembre 2012″.

Al termine della Commissione Giuseppe Fossati ha dichiarato a ImperiaPost: Mi pare evidente che ci sia un problema sulle graduatorie. A fronte di un numero maggiore di richieste da parte di soggetti imperiesi, i primi posti sono tutti occupati da soggetti stranieri. Lungi da me dall’essere razzista, ma mi pare chiaro che ci sia un problema con i criteri di accesso alle graduatorie. I tempi sono cambiati, ora anche gli imperiesi soffrono la povertà, ed è giusto che ci siano criteri che permettano un trattamento paritario. Allo stato attuale un imperiese non ha alcuna possibilità di fruire di un appartamento comunale perché troppo indietro nelle graduatorie“.

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