L’Agenzia europea del farmaco ha dato la sua autorizzazione al vaccino di Johnson & Johnson. Lo ha comunicato la stessa agenzia su Twitter. A breve la Commissione Europea dovrebbe autorizzarne definitivamente l’utilizzo.
Johnson & Johnson, prodotto dalla società Janssen, è il quarto vaccino disponibile nell’Unione Europea dopo Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca.
Covid: via libera dell’Ema vaccino Johnson & Johnson
“Questo è il primo vaccino che può essere usato come dose singola” ha dichiarato la direttrice esecutiva dell’Ema Emer Cooke.
“L’efficacia del prodotto – ha spiegato in una nota l’Agenzia europea dei farmaci – è stata dimostrata in uno studio clinico che ha coinvolto oltre 44mila persone dai 18 anni in sui negli Stati Uniti, in Sudafrica e nei Paesi dell’America Latina. A metà dei partecipanti è stata somministrata una singola dose di vaccino e all’altra metà un placebo. Lo studio ha rilevato una riduzione del 67% del numero di casi Covid sintomatici dopo 2 settimane nelle persone che hanno ricevuto il vaccino Janssen (116 casi su 19.630 persone), rispetto alle persone a cui è stato somministrato placebo (348 persone su 19.691). Questo significa che il vaccino ha avuto un’efficacia del 67%. La sicurezza e l’efficacia del vaccino continueranno a essere monitorati, attraverso il sistema di farmacovigilanza dell’Ue e ulteriori studi da parte dell’azienda e delle autorità europee”.
Vaccino Johnson & Johnson, come funziona
Il vaccino utilizza un adenovirus (un comune virus “del raffreddore”) per introdurre le proteine del Coronavirus nelle cellule del corpo e innescare una risposta immunitaria.
Si somministra con una monodose. A differenza degli altri tre vaccini approvati, dunque, sarà sufficiente una sola iniezione, senza la necessità di un richiamo. A 7 giorni dalla somministrazione comincerà la produzione di anticorpi, mentre la protezione completa contro le forme gravi di Covid, pari all’85%, sarà garantita al 28° giorno di distanza.
Nella fase 3 di sperimentazione è stato testato su 43.783 soggetti appartenenti a diverse fasce d’età e differenti Paesi del mondo. Il 44% dei partecipanti proveniva dagli Stati Uniti, il 41% dall’America centrale e meridionale e il 15% dal Sud Africa. L’efficacia media raccolta da questi test portati avanti in parallelo è stata del 66%. Una percentuale che invece è salita all’85% nei casi gravi di infezione, al 100% nella prevenzione dei casi di morte.
Le sperimentazioni sono state eseguite anche in Sudafrica e in Brasile nel periodo in cui le varianti del virus si erano già diffuse. I dati hanno registrato un’efficacia media del 66% sia su casi gravi che su forme moderate di contagio provocato dalle varianti.
Altro aspetto importante, il vaccino di Johnson&Johnson ha il vantaggio di poter essere conservato a normali temperature di frigorifero.
La fornitura che la Commissione europea si aspetta per i Paesi membri è pari a 200 milioni di dosi entro il 2021. Di queste, 27 milioni saranno destinate all’Italia.