23 Dicembre 2024 16:20

23 Dicembre 2024 16:20

Covid, ecco il nuovo Decreto: Liguria, zona arancione fino al 6 aprile e Pasqua blindata

In breve: Confermato il lockdown su tutto il territorio nazionale nelle festività pasquali.

Liguria in zona arancione fino al 6 aprile 2021 e Pasqua blindata. Queste le principali novità derivanti dal nuovo Decreto Legge approvato oggi dal Consiglio dei Ministri del Governo Draghi, nell’ambito delle misure anti Covid.

Covid, ecco il nuovo Decreto: Liguria, zona arancione fino al 6 aprile e Pasqua blindata

Nel dettaglio, le nuove misure saranno valide dal 15 marzo al 6 aprile 2021.

Stop zone gialle

Tutte le regioni che si trovano attualmente in zona gialla passeranno in zona arancione e non potranno tornare “indietro” fino al 6 aprile (quindi nemmeno la Liguria). Per tutte le regioni saranno valide le restrizioni previste dalla fascia arancione o rossa in base ai dati del contagio.

In zona rossa se incidenza supera 250 casi ogni 100 mila abitanti

Con il nuovo decreto, scatterà automaticamente la zona rossa nel momento in cui una regione superi l’incidenza settimanale di 250 nuovi contagi ogni 100 mila abitanti.

Spostamenti in zona arancione

Dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile (esclusi quindi 3, 4 e 5 aprile), nelle regioni arancioni (non nelle rosse) è consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, tra le 5 e le 22, in massimo due persone, oltre ai minori di anni 14 e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Sarà come sempre possibile spostarsi per motivi di lavoro, salute o necessità.

Zona rossa a Pasqua

In tutta Italia, dal 3 al 5 aprile, in concomitanza con le festività pasquali, verrà istituita la zona rossa, come già fatto a Natale. Sarà possibile comunque spostarsi all’interno della propria regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, in massimo due persone (più eventuali minori di 14 anni e disabili). L’unica eccezione riguarda le zone bianche (al momento solo la Sardegna).

Saranno le Regioni a prendere decisioni sulla didattica in presenza o a distanza negli Istituti Scolastici.

 

 

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