25 Dicembre 2024 15:02

25 Dicembre 2024 15:02

Genova: cluster Covid variante inglese al San Martino. Toti punta il dito contro un’infermiera non vaccinata. Più prudente la direzione sanitaria / Il caso

In breve: La nota della Direzione del San Martino risulta decisamente più prudente rispetto alle esternazioni di Toti. Resta ora da capire come siano andate realmente le cose
La Direzione dell’ospedale Policlinico San Martino di Genova  ha informato che “è stato individuato un cluster, derivante da variante inglese, al 1º piano del Padiglione Maragliano“, aggiungendo che  “è risultata positiva anche un’infermiera che si era rifiutata di sottoporsi alla vaccinazione“. La Direzione ha spiegato che “le strutture complesse di Igiene (Prof. Icardi) e di Malattie Infettive (Prof. Bassetti) hanno attivato di concerto con la Direzione Sanitaria (Dott. Orengo) le procedure previste dal protocollo“.

La notizia anticipata dal presidente Toti nella sua diretta Facebook serale per fare il punto sulla situazione del Coronavirus in Liguria

La notizia era stata anticipata dal presidente della Regione Giovanni Toti durante la sua diretta Facebook, per fare il punto sulla situazione Coronavirus in Liguria. Dalle parole di Toti, sembra, però, che sia stata proprio l’infermiera a causare il cluster. Cosa che, invece, non emerge dal comunicato della Direzione del San Martino.

Toti: “Infermiere positivo rischia di infettare un reparto. Per legge non possiamo intervenire, ma il Governo dovrebbe farsi carico di questa cosa”

Dice Toti: “C’è il caso di un infermiere (in realtà si tratta di un’infermiera ndr) positivo, che nel padiglione Maragliano è risultato positivo e francamente ritengo discutibile il fatto che ci siano infermieri, operatori sanitari e medici, medici per la verità molto pochi, che si sono rifiutati di proteggere loro stessi con il vaccino e non proteggono quindi, poi, i degenti dei reparti dove lavorano. C’è una legislazione che, forse anche giustamente, non ci consente di intervenire per non creare discriminazioni sul posto di lavoro, ma francamento sentire di personale specializzato, che lavora nei gangli sensibili della nostra sanità, che oggi rischia di infettare un reparto, è qualche cosa che lascia l’amaro in bocca e credo che il Governo dovrebbe prendersi carico di questa cosa.” 
La nota della Direzione del San Martino risulta insomma decisamente più prudente rispetto alle esternazioni di Toti. Resta ora da capire come siano andate realmente le cose. 

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