23 Novembre 2024 10:03

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23 Novembre 2024 10:03

LA SVOLTA. LA DIFESA DI PALAMARA: “CIO’ CHE DICE IL PENTITO OLIVERIO NON STA IN PIEDI. CRETAROLA? E’ UNA PRIMA DONNA, HA FATTO UNO SHOW”

In breve: L'avvocato della difesa: "Cosa ha fatto Palamara a Cretarola per essere continuamente tirato in ballo cosi' mentendo? Palamara si ricordera' anche i riti, ma non ricorda le date...".

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Imperia. Ricomincia nel pomeriggio l’udienza del processo La Svolta e prende la parola l’avvocato Mauro Casu per la difesa di Antonio Palamara, accusato di essere uno dei capi promotori dell’organizzazione criminale, al pari di Giuseppe Marciano’.

“Ho chiesto se il signor Palamara era stato attenzionato a dovere – inizia l’avvocato – ed e’ risultato che vi sono pochissime intercettazioni di una durata minima che non sforava mai i tre minuti”. L’avvocato poi inizia ad analizzare la figura di Palamara tramite le conversazioni tra Alessandro Macri’ e il padre in cui, il giovane che voleva essere affiliato nella ‘ndrangheta parla e nomina Palamaro anche se il padre risponde :”Ma parla di persone che conosci”.

Abbiamo delle intercettazioni che non sono mai state convalidate per inutilizzabilita’ e anche a volerle analizzare in alcune di queste ci sono delle risate dopo le frasi, cosa vuole dire? Che ci scherzo su probabilmente“.  Continua poi l’analisi delle intercettazioni puntando poi sul fatto che le intercettazioni sono state interpretate non in modo complessivo, ma funzionale ai fini dell’accusa.

Altro punto ritenuto emblematico dell’avvocato Casu punta infatti proprio a dimostrare che le intercettazioni sono state forzatamente lette in modo accusatorio. La conversazione, nello specifico riguarda i “fatti brutti” di cui Palamara avrebbe parlato con Giuseppe Marciano: “Nelle intercettazioni la voce 2, ritenuta appartenere a Palamara parla in un caso solo 43 secondi, per salutare. Nella seconda intercettazione vi e’ una doppia valenza: Antonio Palamara saluta e se ne va, dopo si puo’ parlare anche di cose piu’ inerenti, ma Palamara e’ gia’ andato via e quando c’e’non si dice nulla di particolare. Da questo emerge che questo discorso brutto non e’ sicuramente stato fatto in presenza di Palamara”.

Dopo aver sottolineato come anche gli spostamenti siano minimi e funzionali ai problemi di salute di Antonio Palamara. Analizzando poi i rapporti con le cosche l’avvocato dichiara: “Il rapporto si basa su un commento tra Peppino e Palamara in merito a un saluto e una risata. Senza contare che in un’altra intercettazione si afferma ‘te ne dico una da cinema’ riferendosi di nuovo a della indagini. Parliamo poi dei pentiti che hanno parlato in aula, Oliverio mi ha impressionato molto, ha parlato di crimini veri, ma quando racconta dell’incontro in carcere con Antonio Palamara a Torino sostiene che glielo ha presentato Lorenzo Carbone, il cugino, e il pentito stesso dice che con un cenno della testa gli ha fatto capire che era il capo. Ma io scopro che Lorenzo Carbone non era detenuto. Non e’ un errore perche’ lo dice anche in sede di riconoscimento fotografico. Quello che dice dunque non sta in piedi e automaticamente crollano le sue dichiarazioni su Palamara

L’avvocato passa poi ad analizzare il pentito Cretarola: “Si presenta come uno che per scamparsela ha mentito. E’ venuto a fare uno show, e’ una prima donna. Ci sono dubbi su come abbia potuto conoscere Palamara per un problema di eta’. Cretarola ha tentato di ingannare tutti. Parla di Palamara quando dice di aver assistito a una conversazione di armi, ma all’epoca non era nessuno. Poi va in carcere per l’omicidio Delfino nel luglio del 2001 e sostiene che Palamara gli abbia suggerito di fingersi pazzo e di tentare il suicidio. Certo e’ che Palamara entra in carcere 5.11.01, venti giorni dopo il tentato suicidio di Cretarola. Le date parlano, ma il Pm stesso si e’ accorto e giustamente glielo ha fatto notare. Arriva poi la figura di Franco Lasi, uno dei mentori che ha suggerito insieme a Palamara di fingere il tutto, ma in sede di riconoscimento non lo ha individuato”.

Continua poi l’avvocato,smontando passo dopo passo le parole di Cretarole, dai test psichiatrici che, a quanto sostenuto dal dottor Pisseri non sarebbe mai stati fatti, fino al carcere di Sulmona nel 2008 dove si sarebbe celebrato il battesimo di Cretarola: “La genesi e’ gia’ complicata, ci vogliono le ambasciate, ma quella di Palamara non arriva in un primo momento, arriva solo dopo grazie a Iannacci che va a Sinopoli, ma i permessi di quest’ultimo non coincidono. Cosa ha fatto Palamara a Cretarola per essere continuamente tirato in ballo cosi’ mentendo? Palamara si ricordera’ anche i riti, ma non ricorda le date…22 anni e sei mesi sono stati chiesti. Io non ci ho dormito la notte, sono in imbarazzo professionale a fornire una versione diversa dei fatti. Palamara nel modo piu, assoluto non e, a capo di un’associazione ma non ha dato nemmeno il minimo contribuito“.

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