Ieri sera, mercoledì 26 giugno, si è tenuta, presso la sede dell’ex Cremlino in piazza Dante, una riunione tra i dipendenti Seris, i vertici della società incaricata della gestione del servizio di refezione scolastica, nella persona dell’amministratore unico Pietro Salvo, il Sindaco di Imperia Carlo Capacci, l’assessore ai servizi sociali Fabrizio Risso e il dirigente del settore servizi sociali Sonia Grassi.
Nel corso dell’incontro, caratterizzato da una grande tensione (le urla si sentivano nitidamente dalle scale), il Comune di Imperia ha ufficializzato la chiusura della Seris a fine 2014 e la privatizzazione del servizio di refezione scolastica. Due le proposte avanzate ai dipendenti. O la firma di un contratto di prossimità per rimanere in servizio sino a dicembre e successivamente attendere di essere riassunti (forse) dalla società aggiudicatrice dell’appalto, oppure la selezione pubblica, con il rischio di rimanere a casa già dal mese di settembre.
Tanti i dubbi e tante le paure dei dipendenti al termine dell’incontro, riassunti in questa video intervista
“Se accettiamo il contratto di prossimità, sappiamo che a dicembre la Seris chiude e automaticamente siamo tutti a casa. Il Comune ci ha promesso che nell’appalto per la privatizzazione le società partecipanti otterranno un maggior punteggio chi assumerà il numero più alto di personale Seris. Secondo il Comune, dunque, noi avremmo la sicurezza di entrare“.
“No, la sicurezza non te la danno. Diciamo che è avvantaggiato chi assume più personale in forza sino a quel momento nella Seris. Però la certezza che si venga assunti tutti non te la danno. La selezione pubblica? La selezione pubblica è aperta a chiunque, quindi come tutte le selezioni prevede un tot di partecipanti e il rischio è che gente che è 20 anni che lavora tra Comune e Seris nelle mense scolastiche, rischi di rimanere fuori perché non rientra nella graduatoria per la selezione pubblica”.
“Il Comune però ha detto che nella selezione pubblica darebbe un punteggio, anche minimo, per garantire ai dipendenti Seris l’accesso alle graduatorie“.
“Un punteggio minimo che però non va a coprire chi è iscritto all’ufficio collocamento da 10 anni e magari lavora già per conto suo e porta quindi un maggior punteggio. Magari chi lavora in nero e ha un Isee pari a 0 e quindi passa prima“.
“Praticamente quello che ci garantiscono è di lavorare fino a dicembre firmando il contratto di prossimità. Questa è l’unica cosa certa. Confermato che la Seris chiude e il servizio verrà privatizzato“.
Il Sindaco Carlo Capacci all’uscita delle riunione ha cercato di distendere gli animi. “Ritengo che firmare questo contratto di prossimità sia una forma di tutela del posto di lavoro in attesa che la società venga privatizzata”.
L’INTERVISTA AL SINDACO CAPACCI AL TERMINE DELLA RIUNIONE
“Noi abbiamo spiegato lo stato di avanzamento del bando di gara. Abbiamo fatto presente, non abbiamo proposto nessun tipo di accordo, che firmando il contratto di prossimità i dipendenti possono rimanere in carico alla Seris fino alla privatizzazione, cioè quando ci sarà un soggetto che si presume abbia vinto la gara, gara che prevede una premialità per l’assunzione dei dipendenti che stanno lavorando alla Seris al momento della presentazione dell’offerta. Siccome stiamo parlando di un’offerta economicamente più vantaggiosa e non e al massimo ribasso, dove su 100 punti, 70 quantificano la qualità del servizio e all’interno dei 70 punti, gran parte, circa 60, comprendono il fatto di assumere i dipendenti in carico alla Seris, ritengo sia l’unica soluzione per tutelare queste persone e il loro posto di lavoro. In alternativa, se decidessero di non firmare il contratto di prossimità, la Seris si vedrebbe costretta a fare, come prevede la normativa vigente, una selezione pubblica per assumere il personale necessario per l’espletamento del servizio nei primi tre mesi dell’anno scolastico, quindi ottobre, novembre e dicembre. In passato chi ha firmato il contratto di prossimità non è stato stabilizzato e chi non lo ha firmato invece sì? Io non ero Sindaco quando i dipendenti Seris hanno firmato i contratti di prossimità. Probabilmente c’erano altre normative. Io non conosco la situazione del passato, perché non c’ero. Io oggi quello che posso dire, alla luce delle normative vigenti, è che ritengo che firmare questo contratto di prossimità sia una forma di tutela del posto di lavoro in attesa che la società venga privatizzata“.