“Una bellissima azione di comunità, alla quale hanno contribuito tutte le istituzioni e le associazioni con grande sinergia“. Queste le parole di Carlo Amoretti, direttore distretto sanitario 3 imperiese, in occasione dell’avvio delle vaccinazioni per le persone over 80 della valle Impero, presso il frantoio Roccanegra di Chiusavecchia.
L’iniziativa, coordinata dal Comune capofila Pontedassio, ha visto la collaborazione di tutti i primi cittadini dei comuni del Distretto (Chiusanico, Caravonica, Aurigo, Borgomaro, Cesio e Lucinasco), la Croce Rossa di Pontedassio, la Protezione Civile Pontedassio-Valle Valle Impero-Maro e il distretto sanitario imperiese.
Luca Volpe, presidente distretto sanitario imperiese
“Questa mattina è un momento particolarmente importante. Questo è il preludio di quella che sarà la vaccinazione di massa. Tutti si sono dati da fare per renderlo possibile in valle Impero, posto centrale della vallata, accessibile e ben organizzato. Tutto è stato fatto in sinergia tra il distretto, l’ASl, la protezione civile, la croce rossa, i Comuni.
Una grande sinergia per dare la possibilità alle persone, in questo momento gli over 80 e poi tutte le persone, di vaccinarsi. Perché è l’unico modo che abbiamo per traguardare quello che è il nostro futuro”.
Carlo Amoretti, direttore distretto sanitario 3 imperiese
“Stiamo concludendo oggi con Chiusavecchia una bella esperienza ricca di soddisfazioni per il territorio oltre che per noi. Abbiamo cominciato a Pieve di Teco, poi Diano Marina, che abbiamo concluso in questa settimana, per tutto il golfo dianese, abbiamo invitato al Palasalute le valli Prino e valle San Lorenzo, e oggi chiudiamo il territorio periferico, rispetto a Imperia, qui a Chiusavecchia per tutta la valle Impero.
Abbiamo trovato una grande adesione della popolazione, segno che l’adesione alla vaccinazione degli ultra ottantenni è stata veramente significativa. C’è stata adesione da parte di tutte le amministrazioni, le pubbliche assistenze, la protezione civile.
Questa è stata una bellissima azione di comunità. Ritengo che questa sia un’esperienza che sarà poi anche utile nella riorganizzazione del post-covid, proprio come assistenza territoriale del distretto imperiese”.