14 Novembre 2024 08:25

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14 Novembre 2024 08:25

Covid, Liguria: vaccini, annuncio di Toti. “Dal 29 marzo al via hub alla Fiera di Genova e rete farmacie. Fino a 2 mila dosi al giorno”

In breve: Le novità sulla somministrazione dei vaccini in Liguria.

“Nonostante la drastica riduzione del vaccino AstraZeneca comunicato dal commissario nazionale per l’emergenza Francesco Figliuolo Regione Liguria garantirà a partire da lunedì 29 marzo l’apertura dell’hub genovese alla Fiera del mare che produrrà entro le prime 72 ore fino a 2000 vaccini al giorno di cui per la prima volta assoluta in Italia una metà saranno erogati a carico della sanità privata convenzionata, coinvolta in tutte le principali sue sigle associative.” Lo ha comunicato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, al termine della riunione pomeridiana con i direttori delle aziende sanitarie e i vertici di Alisa per la riprogrammazione, dopo lo stop al vaccino AstraZeneca imposto da Ema.

Nell’hub di Genova verranno somministrati sia vaccini di tipo freeze (Pfizer e Moderna, per andare incontro alle esigenze prioritarie di tutelare i cittadini ultra vulnerabili, sia di tipo cold ovvero AstraZeneca con cui si comincerà a vaccinare la popolazione under 80. Le prenotazioni partiranno attraverso il sistema regionale CUP on line da domani, lunedì 22 alle ore 23 e con tutte le altre modalità (farmacie, sportelli Asl, Cup etc) la mattina successiva.

Covid, Liguria: vaccini, parla Toti

“In contemporanea all’hub della fiera – ha comunicato Toti – partiranno, primo esperimento in Italia le 50 sedi di somministrazioni a carico delle rete delle farmacie territoriali (prenotazioni a partire dal 26 marzo) per un totale iniziale di ulteriori 2000 vaccini alla settimana, pronti a incrementare l’offerta non appena vi sarà disponibilità di dosi da parte del commissario nazionale.

Tutto questo ambizioso incremento del piano vaccinale nonostante i tagli è reso possibile dalla accurata e prudente e gestione delle scorte programmata da ALISA al fine di rispondere alle esigenze di una campagna vaccinale che resta quanto mai incerta, in termini di tempistica e quantità delle scorte consegnate ai sistemi sanitari regionali da parte delle istituzioni centrali”.

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