Fratelli d’Italia interviene in merito alla notizia, pubblicata dal nostro giornale, relativa al parere negativo del legale della Seris riguardo all’assegnazione dell’appalto per le pulizie alla ditta del consigliere comunale Giuseppe Falbo (Area Aperta).
Imperia: caso Seris-Falbo, interviene Fratelli d’Italia
“Il prossimo 25 Marzo – si legge nella nota del Circolo imperiese di Fdi, a firma Sara Serafini – si terrà un Consiglio Comunale riguardo alla già nota vicenda del Consigliere di maggioranza Falbo che, nella sua duplice veste di amministratore pubblico e titolare di un’azienda privata, ha partecipato e poi vinto un appalto ‘su invito’ da parte di una società ‘in house’ del Comune di Imperia (‘in house’ significa che è una società controllata al 100% dalla pubblica amministrazione, ragion per cui ‘l’ente in house non può ritenersi terzo rispetto all’amministrazione controllante ma deve considerarsi come uno dei servizi propri dell’amministrazione stessa’ (così Cons. Stato, Ad. plen., n. 1/08, cit.).
Come già venne sottolineato dal Circolo Fratelli d’Italia città di Imperia lo scorso 16 febbraio, buon gusto vorrebbe che un amministratore pubblico che vuole partecipare, come libero cittadino, ad una gara per un ente da lui stesso, indirettamente, amministrato, scelga la strada delle dimissioni ex ante, perché quelle ex post sono un tantino stucchevoli.
A Imperia, invece, si deve addirittura arrivare alla discussione in un Consiglio Comunale Monotematico, su richiesta specifica dell’Opposizione.
Quando ho accettato io l’incarico di Assessore nella Giunta Tecnica del 2012 – prosegue Sara Serabfini – mi dissero che, per la Legge anticorruzione, dovevo rinunciare al mio incarico di consulenza da 2500 euro. Fa ridere oggi pensarci. E’ bizzarro come le norme siano relative e cronologicamente interpretabili diversamente.
A nostro modo di vedere – continuano Sara Serafini e Paolo Saglietto del direttivo Cittadino – non è solo una questione legale (basta leggersi il capo V del decreto legislativo n. 39 del 2013 ‘Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico’, a norma dell’articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190); non è solo un’ipotesi di ‘conflitto di interessi‘ in quanto prima il Falbo vota la delibera 75/2019 per esternalizzare il servizio di pulizia alla Seris, la quale poi indice una gara e tra gli invitati alla medesima gara compare proprio la ditta del Consigliere Comunale che parteciperà poi alla gara che lo vedrà aggiudicatario (parliamo di una cifra comunque attorno ai 48 mila euro annuali ), ma è una questione di incompatibilità, come abbiamo avuto già modo di osservare.
Ed è del 22 marzo la notizia, che apprendiamo da Imperiapost, che anche il Legale (oggi ex Legale) della Seris, a suo tempo, espresse un parere contrario ad invitare la ditta del Consigliere Falbo alla gara d’appalto in questione.
E, nonostante il parere contrario del proprio Legale, la Seris ha indetto una gara ‘a invito’ , la ditta di Falbo ha partecipato, ha pure vinto l’appalto e, dulcis in fundo, l’Avvocato si è dimesso. Una storia surreale e davvero poco trasparente alla quale assistiamo un po’ sgomenti, in attesa di capire se non si tratti solo di un banale gioco di avvicendamento (evidentemente poco gradito) sulla poltrona del Consigliere in questione”.