Mancano le licenze esposte e fra i banchi del mercato settimanale di Oneglia fioccano le multe. Un salasso da 500 euro, se pagate subito, che è stato notificato questa mattina a diversi ambulanti che erano stati colti in fallo dalla Polizia municipale mercoledì scorso. Fra i multati, un fiorista, un commerciante di formaggi e alcuni banchi di abbigliamento. A fare da portavoce è uno dei loro rappresentanti di categoria.
Claudio Campanini della Fiva: “Le regole vanno rispettate, ma in un momento difficile e particolare come questo ci vorrebbe più comprensione ed elasticità”
Spiega Claudio Campanini, responsabile della Fiva, la Federazione dei Venditori ambulanti della Confcommercio: “I colleghi sono stati multati una settimana fa per la mancanza della licenza esposta, come previsto dal regolamento comunale. Le sanzioni sono state notificate questa mattina. Le leggi e le regole in generale vanno rispettate e questo nessuno lo discute, ma in un momento di grave difficoltà come questo, per tutto il mondo del commercio e non solo, sarebbe auspicabile una maggior elasticità, almeno per certi aspetti marginali come può essere l’esposizione del cartello della licenza. Considerato anche che gli ambulanti sono sempre gli stessi e tutti sanno benissimo chi sono e che hanno la licenza in regola”.
Gli ambulanti multati, assistiti dall’Associazione dei categoria, stanno valutando la possibilità di fare ricorso contro le sanzioni. “Licenze staccate dal vento forte”
Prosegue Campanini: “Mercoledì scorso, quando sono state elevate le contestazioni, fra l’altro, era una giornata di vento forte e in alcuni casi i cartelli delle licenze sono stati staccati proprio dal vento. Ma nessuno ha tenuto conto di questo. Un collega è stato addirittura multato perché si era confuso e aveva esposto la licenza relativa a un altro giorno di mercato e aveva quella corretta sul furgone. Nessuno era insomma senza licenza. Ora stiamo valutando la possibilità di fare ricorso, ma il tempo stringe perché se le multe non si pagano subito vengono aumentate. In un periodo in cui vendiamo poco e affrontiamo mille difficoltà non è certo un bell’incoraggiamento ad andare avanti”.