C’è un secondo indagato nell’inchiesta sull’incendio che, a inizio marzo, ha semidistrutto una palazzina in piazza Verdi a San Bartolomeo al Mare. Si tratta del 20enne che, insieme alla mamma, già indagata, viveva nella dependance adiacente ai locali devastati dalle fiamme.
San Bartolomeo al Mare: incendio palazzina, salgono a due gli indagati
Il giovane è stato iscritto nel registro degli indagati in un secondo momento. Inizialmente non era stato possibile sottoporlo a interrogatorio in quanto ricoverato al centro grandi ustionati di Sampierdarena per via delle ustioni riportate nel rogo.
Inquirenti, Carabinieri e Vigili del Fuoco avevano espresso forti dubbi sull’accidentalità dell’incendio sin dalle prime ore. Decisivo il ritrovamento di tracce di liquido infiammabile, da cui potrebbero essere partite le fiamme, poi estese a una bombola a gas, esplosa, e a parte della palazzina.
Dalle indagini sarebbe emerso un rapporto conflittuale tra i proprietari dell’immobile andato semidistrutto nell’incendio, residenti in Svizzera, e i vicini di casa, madre e figlio. Ed è su questi conflitti che indagano gli inquirenti, per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e accertare le singole responsabilità. L’ipotesi di reato, tutta da verificare, è di incendio doloso.