Sono Valerio Bisogno, 48 anni, e Gaspare Reda, 42 anni, i due consulenti immobiliari finiti agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta di Procura e Guardia di finanza di Imperia, incentrata su illeciti commessi nell’ambito di compravendite immobiliari e turbative di aste giudiziarie. I due, che operavano nell’agenzia immobiliare Ami Case di via Don Bosco a Vallecrosia, in particolare, avrebbero cercato di vendere il complesso delle Terme di Pigna, all’epoca dei fatti sottoposto a procedura esecutiva e quindi sotto sigilli, a una società formata da russi e francesi.
Violati dei sigilli per rubare la documentazione relativa alle Terme di Pigna
Secondo gli investigatori, Gaspare Reda e Valerio Bisogno, difesi dagli avvocati Ramona Zappia e Roberto Costa, per riuscire ad avere i documenti necessari alla prosecuzione della trattativa di vendita delle Terme di Pigna, si sarebbero spinti fino a violare i sigilli della struttura, per introdurvisi e rubare la documentazione, poi ritrovata dalle Fiamme gialle negli uffici dell’agenzia di Vallecrosia.
Nei guai anche tre avvocati e l’impiegato di uno studio notarile. Gaspare Reda e Valerio Bisogno agli domiciliari e l’avvocato Marco Di Domenico sospeso
Fra l’altro, sia Reda che Bisogno, non risultano essere veri e propri agenti immobiliari, ma, più semplicemente, dei consulenti. Il loro agire illecito, ha visto inoltre il coinvolgimento dell’avvocato Marco Di Domenico, attualmente sospeso e difeso dal collega Giovanni Di Meo, di altri due avvocati e di un impiegato di uno studio notarile. Aspetto curioso, il fatto che Gaspare Reda sul sito dell’agenzia Ami Case venisse indicato come “il cacciatore di aste”. Reda, Bisogno e l’avvocato Di Domenico sono gli unici indagati nella vicenda nei confronti dei quali siano stati disposti provvedimenti restrittivi: gli arresti domiciliari per Reda e Bisogno e la sospensione per 12 mesi dalla professione per Di Domenico.