27 Dicembre 2024 06:43

27 Dicembre 2024 06:43

Covid: ipotesi zona rossa nell’imperiese, parla Toti. “Oggi la decisione, se dobbiamo stringere i denti meglio farlo adesso” / Foto e video

In breve: Le dichiarazioni del Presidente Toti dall'Asl1 imperiese.

“Penso sia opportuno, se occorre prendere delle misure, prenderle adesso che il Governo ha già chiuso molto, rispetto ad essere indulgenti ora e poi quando si potrà ripartire affrontare un nuovo momento di difficoltà. Se dobbiamo stringere i denti lo faremo subito”. Lo ha affermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in visita questa mattina all’hub vaccinale della stazione ferroviaria di Taggia. Presenti l’assessore regionale Marco Scajola, la consigliere regionale Chiara Cerri, il direttore generale della ASL 1 imperiese Silvio Falco e il sindaco di Taggia Mario Conio.

Dopo la visita alla struttura di Taggia, il Governatore ha fatto il punto sulla situazione epidemiologica e sulla campagna vaccinale nel Ponente ligure in diretta dalla Asl 1 di Bussana.

Toti ha annunciato che la decisione per i provvedimenti post-Pasqua per l’imperiese sarà presa nel pomeriggio di oggi.

Covid, Imperia: Giovanni Toti in visita all’hub di Taggia

Giovanni Toti

Questa azienda sanitaria è stata certamente la più colpita di questa terza ondata. Nelle prossime ore valuteremo i provvedimenti. La provincia di Imperia, forse per la vicinanza con la Francia, ha subito le conseguenze più pesanti, ora anche la provincia di Savona sta mostrando segnali preoccupanti.

Siamo circondati da regioni con incidenza del virus più grave della nostra. Il numero di vaccini per numero di abitanti in questa provincia è soddisfacente.

Ieri il governo nazionale ha approvato un decreto che apprezzo. I provvedimenti presi sono positivi. Occorre uniformare le strategie di azione. Non sono un “chiusurista”, tuttavia credo che questo sia un mese cardine per la lotta del covid, questo mi ha spinto alla decisione di chiudere le seconde case sul territorio. Se concentriamo le misure nazionali e regionali in questi 20 giorni, poi potremo rivedere la luce e ripartire con la vita sociale ed economica.

Il mio obiettivo è tornare a parlare di apertura dalla prima settimana di maggio. Se riusciremo ad anticipare di un mese rispetto allo scorso anno la riapertura, grazie alle vaccinazioni e alla politica prudenziale, sarebbe importante.

Abbiamo fatto passi avanti rispetto allo scorso anno. Non ho mai lesinato critiche al Governo e ai miei colleghi. Il sistema italiano questa volta però ha funzionato meglio del sistema tedesco e francese. Sono due paesi che investono mediamente da 1.5 a 3 punti di pil in più di noi sul sistema sanitario nazionale. La professionalità e la capacità di lavoro nel nostro paese ha fatto la differenza. Avremo sbagliato qualche volta ma gli altri hanno sbagliato una volta in più. Non siamo la cenerentola del mondo. L’Europa è più indietro rispetto ad altri continenti. La Regione Liguria sta ragionando copiano le migliori pratiche anche di chi sta lontano, come per il coinvolgimento delle farmacie, della sanità convenzionata.

Siamo all’ultimo miglio, all’inizio della fine di tutto questo. I vaccini stanno portando a un abbattimento della mortalità. Se non avessimo vaccinato le RSA saremmo in altra situazione. La battaglia non è finita ma se ci mettiamo d’impegno siamo in una buona posizione.

Com’è la situazione del ponente ligure?

“La situazione nel ponente ligure è un po’ peggiore rispetto alla media della regione, che resta inferiore alle regioni che ci circondano. Qua l’incidenza è tornata a crescere trainata dal ‘panino’ in cui si trova, la Francia è a pochi chilometri e la provincia di Savona.

La situazione non è drammatica. Gli ospedali sono in una fase di impegno ma non abbiamo un problema di posti letto. Vogliamo evitare di averli in futuro e lasciare che quest’Asl che sta procedendo con grande solerzia la campagna vaccinale lo possa fare tranquillamente anche nei prossimi giorni. Nelle prossime settimane, con tutte le misure che prenderemo, se le persone continueranno ad avere prudenze, se la campagna continuerà a marciare alla velocità con cui ormai è partita (12 mila al giorno in tutta la Liguria), nel mese di aprile riusciremo a regolare i conti con questa brutta malattia”.

Zona rossa nell’imperiese dopo Pasqua?

“Lo decideremo sulla base dei parametri di legge stabiliti dal nuovo decreto varato dal Governo ieri e dalla relazione tecnica che Alisa ci presenterà insieme ai sindaci del territorio. Di principio, penso sia opportuno, se occorre prendere delle misure, prenderle adesso che il Governo ha già chiuso molto, cercando di danneggiare il meno possibile la vita sociale ed economica, che essere indulgenti e poi quando si potrà ripartire ad affrontare un nuovo momento di difficoltà. Se dobbiamo stringere i denti lo faremo subito”.

Silvio Falco

Campagna vaccinale

“Sono cautamente ottimista. I vaccini che ci sono stati assegnati da Governo e Regione li stiamo utilizzando con solerzia e siamo una delle provincie, anche in virtù della campagna sui transfrontalieri, che ha vaccinato di più. C’è una buona risposta dalla popolazione e questo ci mette in tranquillità.

Contagi

Avete visto sulla cronaca dei giornali di oggi siamo quasi ai 250 casi sui 100 mila abitanti. Abbiamo avuto in queste ultime settimane una pressione importante. Abbiamo superato i 100 casi al giorno che è quel limite che ci mette in sofferenza. Speriamo, con le limitazioni di Pasqua e le misure del Governo, di rientrare ai 40 – 60 casi che non ci fanno stare tranquilli ma ci permettono di gestire meglio la realtà.

Man mano che arriveranno i vaccini e si arriverà alla fascia di popolazione più ampia, si arriverà a 1800/2000 vaccinazioni al giorno sul territorio. Questo vuol dire che nel corso dell’estate riusciremo a mettere in protezione una bella percentuale, un’immunità di gregge che farà sì che gli ospedali non vadano in pressione e ci permetterà di riprendere con maggior solerzia le attività ordinarie che oggi sono affaticate”.

Marco Scajola, assessore regionale

È stato un confronto con i dirigenti e gli operatori dell’Asl che ringraziamo perchè stanno facendo un lavoro eccezionale. Abbiamo visitato il nuovo centro vaccini di Taggia che andrà ad ampliare l’esistente. In tutta la provincia di Imperia si stanno organizzando più presidi possibili per garantire il maggior numero di vaccinazioni possibile. Abbiamo bisogno di un’accelerazione da parte del Governo perchè più vaccini abbiamo più riusciamo a immunizzare più persone.

Abbiamo visitato il luogo dove ogni giorno qui a Bussana le persone contattano per avere informazioni. È un lavoro importante e delicato. Sono loro che comunicano con le persone in questo momento di disagio, sofferenza e preoccupazione.

Il territorio c’è, un grande lavoro di squadra. I dati della provincia di Imperia sono ancora molto preoccupanti. Stiamo facendo il massimo per arginare l’emergenza sperando che arrivino i vaccini. Dal Governo devono però arrivare in maniera decisa i ristori per le tante imprese e aziende che stanno soffrendo. È giusto chiudere in questo periodo, però agli imprenditori che stanno soffrendo devono arrivare i ristori immediatamente”.

 

 

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