Prima visita ufficiale nell’imperiese, dopo la nomina, per il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. L’esponente di Governo, ex consigliere regionale di Liguria Popolare, ha incontrato i vertici dell’Asl1 nella sede di Bussana e si è poi recato al Centro di vaccinazione del Palafiori di Sanremo.
Per il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, i vaccini sono l’unica strada da percorrere per far ripartire il Paese. “Oggi vicini alle 300 mila dosi al giorno”
Spiega il sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “ Il tema delle riaperture e delle zone rosse è certamente un tema importante. Credo, però, che in questo momento sarebbe sbagliato alimentare il dibattito politico tra chi vorrebbe aprire e chi invece non vuole. Non è questo il tema. Dobbiamo essere consapevoli che stiamo affrontando ancora una pandemia. I dati giornalieri ci dicono che non siamo assolutamente fuori. Ieri oltre 500 concittadini hanno perso la vita, con oltre 23 mila contagi. Dal punto di vista della lotta alla pandemia dobbiamo condividere il percorso, che non può essere che quello della vaccinazione. Il Piano vaccinale sta iniziando a dare i suoi frutti. Un mese fa, quando ci insediammo con questo nuovo Governo, venivano somministrate circa 60 mila dosi al giorno, oggi siamo vicini alle 300 mila al dosi al giorno. Dobbiamo ancora fare un po’ di sacrificio, ma la via della speranza e di veder ripartire il nostro paese si avvicina”.
In merito alla zona rossa estesa, proclamata dal presidente della Regione Giovanni Toti, il sottosegretario Costa dice: “È una ordinanza regionale. Evidentemente i dati del territorio hanno indotto il Governatore a prendere questo provvedimento restrittivo. Credo che la politica si debba confrontare su come aiutare e su come sostenere tutte le attività che sono in difficoltà. Questa deve essere una battaglia di tutti, dove tutti insieme dobbiamo condividere questo percorso. La via di uscita è quella delle vaccinazioni e su questo aspetto mi pare che un cambio di passo ci sia stato rispetto al Governo precedente”.
Costa: “La visita di oggi è la testimonianza della vicinanza del Governo al territorio. Nell’Asl imperiese ho trovato una grande organizzazione”
Prosegue Andrea Costa: “La visita di oggi vuole essere la testimonianza del Governo al territorio. Credo che in un momento così difficile e così complicato non dobbiamo mai perdere di vista tutto il sacrificio che i vari territori hanno fatto, a cominciare da tutto il nostro personale sanitario, che ha e ancora sta attraversando un anno difficilissimo. È stata occasione per capire se ci sono delle criticità e vedere se possiamo essere di aiuto. Ho riscontrato una grande organizzazione e spirito di servizio da parte di tutti gli operatori. Queste sono visite che vogliono dimostrare che non c’è opposizione fra le istituzioni. Il Governo non si vuole sostituire alle regioni. Vuole combattere insieme alla regione, al fianco della regione, per il bene dei cittadini”.
“Sui ristori bisogna fare di più. Con la crescita dei vaccini, si può iniziare a pensare a un piano delle riaperture. La politica deve assumersi delle responsailità”
“Sui ristori c’è stato l’ultimo decreto nel quale alcune novità sono state inserite. Certamente non basta, c’è bisogno di altri aiuti e altri sostegni. A questo proposito il premier Draghi nell’ultimo intervento in Parlamento ha dichiarato di come a qui a breve ci saranno altri spostamenti di bilancio per avere altre disponibilità economiche e poter dare un sostegno a chi purtroppo sta soffrendo. C’è bisogno assolutamente di un sostegno economico. Per quanto riguarda le riaperture io dico che c’è bisogno anche di iniziare a pensare ad un vero e proprio piano delle riaperture. Se siamo consapevoli e convinti di quello che stiamo dicendo, che arriveremo alle 500 mila dosi di vaccinazioni al giorno, credo che ci siano anche le condizioni per iniziare a dare un po’ di fiducia, individuando periodi certi. Ci sono attività che non hanno bisogno di tanto tempo e tanto preavviso per poter riaprire. Ma ci sono altre attività che hanno bisogno di programmazione e pianificazione. Credo che su questo la politica deve assolutamente assumersi la responsabilità di decidere e fare una sintesi tra quella che è una emergenza sanitaria e tra quella che è una emergenza economica nel nostro Paese”.
“Anche il prossimo anno ci sarà bisogno di una campagna di vaccinazione. Bisogna fare una programmazione”
Conclude il sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “Se siamo convinti che il tema fondamentale è quello di procedere il più velocemente possibile alle vaccinazioni, è chiaro che più vaccini avremo a disposizione e più rapidamente riusciremo a vaccinare. Per quanto riguarda lo Sputnik noi stiamo aspettando ovviamente tutte autorizzazioni degli enti regolatori. Non appena ci sarà la certificazione, credo possa essere una opportunità in più. Per quanto riguarda i vaccini credo che sia importante sottolineare il tavolo che è stato istituito dal Ministro Giorgetti, col quale già 4 aziende italiane hanno dato la disponibilità a produrre in Italia vaccini già certificati e omologati. Dobbiamo essere orgogliosi del fatto che abbiamo anche un vaccino italiano, Reithera, che sta affrontando tutte le fasi per l’omologazione. Ci auguriamo in tempi brevi lo si riesca ad avere. Si parla per settembre, dobbiamo pensare anche al domani. Anche l’anno prossimo ci sarà bisogno di una campagna di vaccinazione. Mettere in campo progetti, che un arco temporale di 6 mesi sono in grado di dare una risposta. Può sembrare lungo, ma se pensiamo a una programmazione per il prossimo anno certamente sono risposte importanti. Per quanto riguarda i vaccini, martedì è arrivata in Italia una fornitura di oltre un milione di Pfizer. Giovedì 500 mila dosi di Moderna e proprio questa mattina sono arrivate 1 milione e 300 mila dosi di Astrazeneca. Sul piano di approvvigionamento si inizia ad avere una continuità su quelle che sono le consegne previste”.
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