Processo sospeso e messa alla prova per 8 mesi. Questo l’epilogo, in Corte d’Appello, del procedimento relativo ai concorsi truccati di Rivieracqua, società incaricata della gestione del servizio idrico integrato in provincia di Imperia. Sul banco degli imputati Gabriele Saldo (ex direttore generale), Federico Fontana (presidente Commissione d’esame), Giorgio Negro (ex coordinatore amministrativo di Rivieracqua e ex membro della Commissione d’esame), Flavia Carli, Gianluca Filippi e il padre Marco Filippi.
Imperia: concorsi truccati Rivieracqua, riformata sentenza primo grado
In primo grado Fontana era stato condannato a 1 anno e 8 mesi di carcere, Saldo a 2 anni, Negro a 1 anno, Gianluca Filippi a 1 anno, Marco Filippi a 1 anno e Carli a 1 anno.
La Corte, così come già accaduto con altri due imputati, Francesca Mangiapan (assolta) e Fabio Cassella (pena ridotta a sei mesi), ha riqualificato il reato contestato, rivelazione segreti d’ufficio (l’accusa di truffa era decaduta già in primo grado), derubricando il terzo comma (ovvero l’aggravante di avvalersi delle notizie per conseguire un indebito profitto patrimoniale, un ingiusto profitto non patrimoniale o per causare ad altri un danno ingiusto) e accogliendo le richieste di messa alla prova dei legali.
Per tutti gli imputati la Corte ha stabilito la sospensione del processo e otto mesi di messa alla prova (dovranno sostenere lavori di pubblica utilità).
L’inchiesta sui concorsi di Rivieracqua, poi sfociata nel processo, mirava a far luce su presunte “anticipazioni” fatte trapelare dalle Commissioni esaminatrici circa gli argomenti oggetto delle prove di esame per i concorsi pubblici banditi dalla società incaricata della gestione del servizio idrico integrato.