“Sono come una lumaca, giro intorno al mondo portandomi dietro la mia casa e le poche cose di cui ho bisogno. Non possiedo niente, ma sono felice. Questa è la vita per me”. Così Carlos, 49enne spagnolo, partito 12 anni fa da Malaga, racconta la sua avventura in giro per il mondo.
Dopo aver attraversato oltre 70 paesi, dall’Argentina a Singapore, dalla Russia all’Egitto, Carlos è approdato a Imperia e il suo mezzo a energia elettrica-eolica-solare, parcheggiato alla Rabina, non è passato inosservato, specialmente in questo periodo di pandemia da Coronavirus durante il quale gli spostamenti hanno subito un brusco stop.
Nonostante le opinioni (discutibili) sul Covid, la storia di Carlos non può non colpire, anzi, fa sognare un mondo dove finalmente si potrà ricominciare a essere liberi di viaggiare, conoscere culture diverse e, soprattutto, tornare ad abbracciarsi.
Imperia: Carlos, un viaggio lungo una vita
La video intervista (in inglese, sottotitoli in italiano)
Quando hai iniziato il tuo viaggio?
“Ho iniziato 12 anni fa, sono partito da Milano, con la bici. Finora ho visitato 77 paesi in tutto il mondo.
Questo mezzo ha un motore elettrico e utilizza anche l’energia solare ed eolica. Qualche volta l’energia non è abbastanza e devo fare benzina.
Ho stampato le foto che ho scattato nei paesi che sono stato come Perù, Cile, Argentina, Sri Lanka, Giordania”.
Puoi spiegarci il tuo viaggio?
“Dopo essere partito dal mio paese, la Spagna, sono stato in Europa, poi Turchia, Egitto, Russia, Mongolia, Cina, Malesia, sono andato in America con la barca a vela”.
Perchè hai deciso di intraprendere questa avventura?
“Prima la mia vita era la stessa di tutte le persone. Lavorare, cenare al ristorante, guardare la televisione. Un giorno ho iniziato meditazione. Dopo alcuni mesi, qualcosa dentro di me mi ha fatto sentire in prigione, come se fossi in ‘Matrix’, tutto è mentale. Pensare negativamente rende il mondo brutto. Così mi sono chiesto: ‘Cosa sto facendo qui? Andiamo”.
Ho venduto tutto, la mia casa, la mia macchina, tutto, e sono partito. Ho iniziato in bicicletta. Poi ho costruito questo mezzo, come se fossi una lumaca. Quando piove sto dentro”.
Cosa ti ha detto la tua famiglia quando sei partito? Era preoccupata?
“Niente. Loro mi conoscono da quando ero bambino. Scappavo da scuola, non mi piaceva il controllo”.
Hai problemi ora a causa del Covid?
“Il Covid colpisce le persone quando le persone sono negative, quando hanno paura di tutto. Ma se al mattino ti svegli felice, come fanno in India, loro abbracciano la vita, sono felici, non c’è Covid. Il sistema immunitario, quando tu non sei felice, è giù. Se sei felice tutti i giorni, il Covid non ti colpisce”.
(Nota della redazione: questa è l’opinione di Carlos. Voi proteggetevi dal Covid, fate attenzione!)
Sei mai stato fermato dalla Polizia?
“Mai. Anzi, è molto raro vedere un mezzo come il mio per strada. Quando mi vedono dicono “Wow” e fanno una fotografia”.
Sei sempre felice?
“Sì, certo. La vita è questo. È mistero”.
Hai un sogno per il futuro?
“No, non penso mai al futuro nè al passato. Spesso la mente va al passato o al futuro, senza pensare al presente. Ma tu vivi ora, domani non sai cosa succede”.
Dopo Imperia dove andrai?
“Andrò al sud Italia e poi andrò in Albania in nave”.
Sei mai stato a Imperia?
“Sì, 15 anni fa, sono passato di qua, ma in macchina”.
Ti manca la famiglia?
“La mia famiglia è in tutto il mondo. Ho amici in tutti in tutti i paesi”.
Come sopravvivi?
“Qui ho messo dei raccoglitori dove le persone possono lasciare delle donazioni.
Non sono ricco, ma sono felice”.