Questa mattina Giuseppe Stigliano, il parrucchiere che venerdì scorso è rimasto aperto nonostante la zona rossa, è stato convocato presso la Caserma dei Carabinieri per la notifica della multa prevista per aver contravvenuto alle disposizioni previste dall’ordinanza del Presidente Giovanni Toti.
Una multa da 280 euro che Stigliano pagherà, senza presentare ricorso. All’uscita dalla Caserma un nostro cronista lo ha intervistato.
Aperto in zona rossa: notificata multa a Giuseppe Stigliano
A quanto ammonta la sanzione? E’ prevista anche la chiusura per la sua attività?
“La multa ammonta a 280 euro pagata nei cinque giorni, diversamente sarebbe di 400 euro. Non mi è stato notificato anche l’obbligo di chiusura, perché comunque non ho continuato a lavorare quel giorno. Ho chiuso il negozio e basta.
Sono stati gentilissimi, come lo sono stati quando sono venuti venerdì.
Non è giusto quello che hanno fatto, per questo ho deciso di tenere aperto. I tempi non erano giusti.
Per il resto sapevo benissimo a cosa andavo incontro, sapevo benissimo che avrei pagato una sanzione, però l’ho fatto”.
Non contesterà la multa?
“Assolutamente no, non intendo fare ricorso. Pagherò la multa perché è giusto. Sapevo di fare una cosa che non andava fatta, però era giusto farlo. Nel verbale c’è anche il nome del cliente che si trovava all’interno del mio locale al momento dell’intervento dei Carabinieri. Non so se verrà sanzionato, nel caso pagherò anche la sua sanzione”.
Dopo l’apertura di venerdì c’è stata solidarietà?
“Assolutamente si, tantissima solidarietà. Sia sui social e tanti clienti con messaggi di vicinanza e tutto quanto.
Ho notato che tanti avrebbero voluto fare la stessa cosa che ho fatto io, ma forse non sapevano a cosa andavano incontro. Io li capisco benissimo, però quella mattina mi sono svegliato così, non mi interessava a cosa andavo incontro.
Non è stata una sfida nè niente, volevo farlo”.
Pensa a nuove proteste in caso di nuove zone rosse?
“Adesso vediamo cosa decidono domani. Non si sa ancora se la prossima settimana saremo arancioni e quindi potremo riaprire. Noi vogliamo soltanto lavorare.
Abbiamo tutte le norme di sicurezza, vediamo cosa decide domani Toti. Se lui deciderà di tenerci chiusi ancora vediamo di fare qualcos’altro”.
Cosa ne pensa delle proteste che ci sono state in tutta Italia, anche a Imperia, da parte degli ambulanti?
“Era praticamente scontato che tutti avrebbero fatto qualcosa. Il problema è che iniziano in tanti a protestare. Il Governo ci ha messo nella condizione di scendere in piazza quando si poteva tranquillamente lavorare in sicurezza senza dover fare polemiche e bloccare.
Anche Imperia sta reagendo veramente forte”.
Ci sono persone che si sono offerte per aiutarla nel pagamento della multa?
“Si, in tantissimi. Mi ha fatto piacere la vicinanza , nonostante la multa non sia così alta. Altre persone faranno una pagina Facebook con una raccolta fondi. È stata una cosa veramente forte”.