Volantinaggio per le vie di Oneglia, questa mattina, da parte di una decina circa di dipendenti della Seris, la società, destinata alla chiusura fine 2014, interamente a capitale pubblico, incaricata della gestione del servizio di refezione scolastica nel comune di Imperia. I dipendenti chiedono maggiori garanzie sul mantenimento del posto di lavoro in vista della privatizzazione del servizio. In particolare i lavoratori chiedono al Comune di Imperia di valutare la possibilità di mantenere pubblico il servizio. Insieme ai dipendenti anche Mariano Mij, segretario provinciale di Rifondazione Comunista e, nell’occasione, referente del gruppo consiliare Imperia Bene Comune che lotta per mantenere il servizio di refezione scolastica in capo al Comune di Imperia.
Nel corso del volantinaggio i dipendenti della Seris hanno incrociato un lavoratore della Cooperativa Ottagono, senza lavoro ormai da mesi per un problema con l’appalto Tradeco (raccolta rifiuti), che nelle scorse settimane, durante in consiglio comunale, si era sdraiato per terra nei corridoi del Comune per farsi ricevere dal Sindaco.
LA PREOCCUPAZIONE DEI DIPENDENTI E LE RICHIESTE DI SALVAGUARDIA DEL POSTO DI LAVORO
“Noi ci aspettiamo che all’assemblea del 2 luglio ci siano tutti i nostri colleghi e che si cerchi in qualsiasi modo di preservare il nostro posto di lavoro, non dei lavoratori in generale, da proprio di noi dipendenti Seris. Chiediamo solo questo. Siccome siamo venuti a conoscenza del fatto che c’è la possibilità, tipo con il contratto stagionale, chiediamo di tutelarci, in un modo o nell’altro, perché siamo persone che abbiamo famiglia, più di 20 anni che lavoriamo nel servizio di refezione scolastica, ci siamo adeguati a qualsiasi cosa, qualsiasi orario, taglio di ore, lavorando in qualsiasi situazione. L’assemblea? Ci saranno i sindacati, con tutte le parti in causa, per trovare una soluzione a questo problema. Speriamo che i nostri colleghi di fronte a un problema così grande ci siano, non ci facciano lottare da soli come oggi. Proteste in consiglio comunale? Noi intanto ascoltiamo, vediamo la proposta che ci fanno. Agiremo di conseguenza a quello che ci verrà detto nella riunione del 2 luglio prossimo. Noi siamo a conoscenza che il mezzo per poterci tenere c’è. Devono solo mettersi la mano sulla coscienza e tutelarci. Non è che vada bene il contratto di prossimità, così seguiamo le mense fino a dicembre e poi da gennaio chi c’è c’è”.
I VOLANTINI
“Privatizzare non significa automaticamente miglioramento della qualità e dell’efficienza del servizio. Un ente pubblico, come il Comune di Imperia, deve essere capace e credibile per gestire un servizio pubblico così importante “in proprio”, migliorando e garantendo al contempo sicurezza ai 73 lavoratori che da anni sono coinvolti e qualità alle famiglie. Non vogliamo che il Comune di Imperia passi alla storia per non aver saputo salvaguardare i posti di lavori dei suoi cittadini”.