“Siamo tutti sconvolti, io stesso non potevo crederci”. Queste le parole del Sindaco di Rocchetta Nervina, Claudio Basso, ancora sotto choc, come i suoi concittadini, per l’omicidio avvenuto ieri nel piccolo paese dell’entroterra della Val Nervia.
Fulvio Sartori, l’82enne che ieri ha ucciso la moglie, Tina Boero, 80 anni, nella loro casa, si trova ricoverato in Ospedale a Imperia, in stato d’arresto e piantonato dai Carabinieri.
Rocchetta Nervina: uccide la moglie e il cane, poi tenta il suicidio
Sartori, guardia forestale in pensione, secondo quanto ricostruito, armato di un coltello, avrebbe prima ucciso la moglie, colpendola con diverse coltellate, e successivamente, la cagnolina, Luna, per poi tornare a letto. L’uomo, poco dopo, avrebbe rivolto il coltello verso stesso, ferendosi ai polsi e al collo, per poi chiamare i soccorsi che, una volta arrivati sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di Tina Boero.
Sartori è stato trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Imperia per le cure del caso, piantonato dai militari.
L’indagine è condotta dai Carabinieri della Compagnia di Ventimiglia, diretti dal Capitano Marco Da San Martino, coadiuvati dai colleghi di Dolceacqua. Il Pubblico Ministero, titolare delle indagini, è Antonella Politi.
Omicidio a Rocchetta Nervina, parla il Sindaco Claudio Basso
Come si è risvegliato il paese all’indomani della tragedia?
“Tutto il paese è sconvolto – racconta Claudio Basso a ImperiaPost – c’è tanto dolore e anche stupore. Io stesso, quando l’ho saputo, non ci potevo credere. Ad avvisarmi è stato un giornalista alle 7 di ieri mattina, subito ho pensato che avesse sbagliato paese, poi però mi ha richiamato confermandomi tutto. Così mi sono subito attivato e ho preso atto dei fatti”.
Conosceva la coppia?
“Sì, certo, qui ci conosciamo tutti. Erano una coppia normale, anzi sembravano affiatati. Passeggiavano insieme, andavano in Chiesa, al bar. Lui è una persona distinta, servizievole, precisa. Era arrivato qui dal Veneto da giovane come guardia forestale, aveva conosciuto Tina, originaria di qui, e si erano sposati. Alpino, si è sempre occupato dell’associazione locale, ha sempre presenziato alle cerimonie. Non hanno mai avuto figli.
Non sembra esserci una spiegazione, quindi, di questo terribile atto?
“Proprio così, non si spiega. C’è chi parla di depressione, ma se c’era, non era evidente. Se fosse così, sicuramente, il periodo del Covid, l’isolamento e la preoccupazione, non ha aiutato. La cosa che lascia tutti esterrefatti è anche l’età. Ci fosse dietro un litigio, mi chiedo, perchè arrivare a tanto? In cinquant’anni di matrimonio sicuramente non sarà stata la prima discussione tra loro due.
Ora siamo tutti sconvolti, il paese pian piano cercherà di reagire”.