5 Novembre 2024 01:18

Cerca
Close this search box.

5 Novembre 2024 01:18

IMPERIA. MOVIDA, STOP ALLA MUSICA AL BAR 11. PARTECIPATA RIUNIONE DEI MUSICISTI, CON UN COLPO DI SCENA…/IL RESOCONTO

In breve: "In questa città nessuno fa musica - ha esordito la titolare Monica Tondelli - Noi ci siamo permessi di fare musica. Vorrei che tutti voi tornaste qui a suonare". Nico Zanchi: "Dobbiamo identificare un orario nell'ambito del quale si possa suonare liberamente"

image

Si è tenuta questo pomeriggio, presso il Bar 11 di piazza De Amicis, l’annunciata riunione tra i musicisti che abitualmente si esibivano nel locale di Monica Tondelli raggiunto pochi giorni fa da un provvedimento di sospensione dell’intrattenimento musicale a seguito di controlli dell’Arpal che hanno riscontrato valori superiori alla norma.

In questa città nessuno fa musicaha esordito la titolare Monica Tondelli – Noi ci siamo permessi di fare musica. Non rumore, musica. Vorrei che tutti voi tornaste qui a suonare. Stiamo cercando di trovare una soluzione a questa situazione incresciosa che sta mettendo a repentaglio anche l’evento del prossimo 4 luglio dedicato al decennale del mio locale e ai dipendenti dello stabilimento Agnesi. Sto lavorando per tarare il nuovo impianto, per metterlo a norma e chiedere la revoca della sospensione“.

La verità è che o cominciamo a fare musica come dicono loro (il Comune di Imperia, ndr) o non si fa più musica – ha spiegato il musicista e cantante Mauro Vero – Bisogna trovare un compromesso. Dobbiamo cambiare gli orari della musica dal vivo, massimo fino alle 10.30, e assumere una persona che faccia il sound check per verificare che non vengano superati i parametri di legge“.

Chiedo che la vostra collaborazione per questo periodo – ha aggiunto Monica Tondelli – bisognerà adattarsi a suonare con attrezzature diverse, ad esempio la batteria elettronica”.

Se non sei libero di esprimerti – ha replicato uno dei musicisti presenti -, se è un hobby e non ti puoi divertire, allora è meglio rinunciare“.

Successivamente ha preso la parola Nico Zanchi, musicista (noto alle cronache nelle vesti di sindacalista della Cisl): “Dobbiamo identificare un orario preciso nell’ambito del quale si possa suonare liberamente, e magari pensar a un concerto acustico il venerdì e un concerto rock il sabato, per compensare“.

A sorpresa, si è presentato all’incontro Alvaro Ricotti, condomino che ha presentato l’esposto dal quale sono scaturiti i controlli dell’Arpal che hanno riscontrato valori, come detto, superiori alla norma.

Intanto vorrei superare un equivoco. La sospensione dell’intrattenimento musicale non è dovuta al mio esposto, ma al fatto che i livelli della musica erano superiori alla norma. C’è una legge e va rispettata. Sono stati rilevati 70 decibel, mentre il massimo è 55. Io concordo pienamente con il fatto che per i giovani non c’è nulla in questa città e che ci vuole maggiore iniziativa. Ma questa non può essere di un singolo“.

La musica al Bar 11 in alcune occasioni era così forte da non poter ascoltare io stesso della musica in casa o leggere un libro, o guardare la Tv. Chi viene qui al Bar 11 viene per ascoltare un concerto rock. Fa una scelta. Io invece non posso scegliere, sono obbligato. Io spendo per andare ai concerti, è una mia scelta. In questo caso devo obbligatoriamente ascoltare della musica, per giunta senza poterla scegliere“.

Il Comune deve promuovere concerti musicali in sedi adeguate e i locali dove si fa musica dal vivo dovrebbero essere insonorizzati. Il problema del Bar 11 poteva essere risolto prima. Chiesi più e più volte di abbassare i volumi. Era chiaro a tutti che in questo posto si faceva troppo casino. Senza contare il deprezzamento del mio appartamento sotto il profilo immobiliare. Nei mesi scorsi due persone anziane hanno visto il mio appartamento, che volevo affittare, e appena hanno sentito il rumore, hanno desistito“.

I musicisti hanno provato a trovare e firmare un compromesso con Alvaro Ricotti, proponendo di stoppare la musica live non dopo la mezzanotte.
Mi pare un’idea fattibile. Basta che ci sia il buon senso. La mezzanotte è un orario accettabile, anche per chi ha dei figli“. E ha lasciato la riunione. Troveranno un accordo?

Condividi questo articolo: