I bonus per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico rappresentano indubbiamente una grande opportunità per i proprietari degli immobili e per le imprese del settore edile. Per queste ultime, però, stanno sorgendo seri problemi a causa delle differenze, spesso di valore elevato, che si sono create fra le cifre inserite nel Prezziario regionale e i reali costi delle materie prime.
La questione è stata evidenziata da Enio Marino, presidente provinciale di Ance, l’Associazione nazionale dei Costruttori Edili. Marino ha anche evidenziato le lungaggini burocratiche connesse all’accesso ai bonus, auspicando proroghe fino al 2023.
Enio Marino: “Ci sono materie prime aumentate del 100% e i Prezziari regionale e nazionale non sono adeguati. Le imprese si trovano spiazzate”
Spiega Enio Marino: “Quella dei bonus e incentivi fiscali è un’iniziativa importante, per svecchiare il patrimonio edilizio dei territori e creare un volano per il settore edile, ma al momento vi sono delle criticità. In tanti vogliono partire con i lavori, ma, per ora, cantieri in provincia di Imperia, ce ne sono pochissimi . Speriamo che tutto vada a regime, a cominciare dall’applicazione del cosiddetto Sisma bonus e auspichiamo che, con il Recovery Found, vi sia una proroga fino al 2023, in quanto i tempi, legati ai cantieri e ai lavori da fare, per ora sono molto stringenti e molti soffrono per poter decollare, in quanto sono necessarie diverse documentazioni. Altro problema stringente è quello degli aumenti abnormi che si stanno verificando su determinate materie prime. L’accesso a questi incentivi è legato a prezzi riferiti al Prezziario nazionale o regionale, che sono tutti sottostimati. L’acciaio ha avuto aumenti di oltre il 100%, le materie plastiche del 40%, il legno lamellare del 70%, i derivati del petrolio del 30%, con incidenze anche sui costi di impiego dei mezzi, che vanno tutti a gasolio”.
Appello alla Regione perché faccia da tramite con i ministeri per adeguare i Prezziari
Conclude Marino: “Oggi i professionisti stanno usando i Prezziari per modulare i computi metrici necessari per accedere alle agevolazioni fiscali e noi ci troviamo spiazzati, in quanto i costi reali non corrispondono a questi conteggi. Ci siamo già confrontati, come Ance, con la Regione, anche se non è prettamente competente in materia, per cercare di trovare delle soluzioni e arrivare a rimodulare il Prezziario, magari cercando di accantonarlo per almeno sei mesi e dare indicazioni ai professionisti, circa gli aumenti consistenti delle materie prime. In certi casi, i fornitori addirittura fanno preventivi validi solo dieci giorni, in quanto il prezzo è soggetto a cambiamenti repentini, anche di giorno in giorno. Auspichiamo che la Regione riesca a darci una mano, magari facendosi tramite con i ministeri competenti, per cercare di trovare delle soluzioni“.