“Dagli esponenti della sinistra arrivano dichiarazioni che dimostrano la totale non conoscenza dell’argomento, ma soprattutto si leggono affermazioni puramente ideologiche e non veritiere, di chi non ha il minimo contatto con la realtà e con il territorio. Le modifiche alla legge urbanistica che verranno approvate in consiglio regionale lunedì prossimo, sono figlie di un confronto costante avuto con il territorio a partire dal 2019. Attraverso queste modifiche potremmo presto avere un piano territoriale regionale atteso dalla Liguria dal 1997 ovvero quando nacque la legge urbanistica. Sarebbe semmai da chiedersi perché in questi anni non sia stato fatto”. Risponde così l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola agli esponenti in consiglio regionale della minoranza.
Liguria: riforma legge urbanistica regionale, parla assessore Scajola
“La nostra è una grande riforma che ha coinvolto tutti e porterà benefici sul territorio – dichiara Scajola – Lo stesso CAL, il Consiglio delle Autonomie locali, che rappresenta le amministrazioni locali ha approvato e condiviso il nostro lavoro e il nostro documento. Dimostrazione ulteriore di quanto la sinistra sia lontana dai territori e dalle vere esigenze degli amministratori locali. I Comuni potranno tranquillamente adeguarsi e seguire il percorso più idoneo per una vera pianificazione urbanistica che metta al centro i servizi, le infrastrutture e tutto ciò che è più utile alla vivibilità per i cittadini e al miglioramento della qualità ambientale del territorio, compresa la sua messa in sicurezza”.
“Nel Piano Territoriale Regionale, che verrà approvato successivamente alle modifiche della legge urbanistica in consiglio lunedì 26, e che i consiglieri regionali hanno già a loro disposizione – prosegue Scajola – verrà programmato lo sviluppo urbanistico della Liguria dei prossimi 20 anni, tutto questo condiviso con il territorio. Non ci sarà alcuna confusione, ci sarà una vera semplificazione e finalmente al centro dei piani urbanistici ci saranno i servizi necessari per lo sviluppo delle comunità e per migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Durante le audizioni c’è stato un grande sostegno al nostro lavoro da parte delle tante associazioni di categoria che ben conoscono le esigenze del nostro territorio. Bisogna poi chiarire che il piano territoriale di coordinamento paesistico, è un piano di esclusiva competenza della Regione e non di altri. Non interferisce in alcun modo sulle competenze della soprintendenza e dire il contrario è falso e si dimostra di non conoscere assolutamente la materia. Si parla spesso di aiutare l’entroterra aumentando i suoi servizi e poi si criticano gli strumenti per permettere all’entroterra di sopravvivere e di rilanciarsi. I consiglieri di minoranza dicono cose false e non veritiere che infatti i Comuni della Liguria attraverso il CAL hanno smentito apprezzando il testo di legge”.
“Con questo strumento – conclude Scajola – si avrà una vera visione strategica di lungo periodo per il governo del territorio, in cui il ruolo dei Comuni sarà fondamentale, per attuare il secondo dei temi della riforma ovvero quello della pianificazione della città pubblica. Una visione che ci porta verso il futuro, con piani che mettono al centro finalmente i servizi alla comunità. Non capire questo è veramente un grave segno di impreparazione e di immobilismo politico e amministrativo”.