22 Novembre 2024 08:14

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22 Novembre 2024 08:14

Covid, Liguria: protesta ristoratori senza dehor, parla presidente Toti. “Capisco le lamentele. Anche il coprifuoco alle 22 non ci soddisfa”

In breve: Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, al termine del lungo colloquio, durato circa un’ora, con il sottosegretario di Stato al ministero della Salute Andrea Costa

“Credo che ci sia una volontà politica potente e profonda di riaprire questo paese”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, al termine del lungo colloquio, durato circa un’ora, con il sottosegretario di Stato al ministero della Salute Andrea Costa per fare il punto sull’emergenza Covid, sulla campagna vaccinale e sulle riaperture previste da oggi.

“Questa mattina ho voluto incontrare il presidente della Regione Giovanni Toti – aggiunge il sottosegretario alla Salute Andrea Costa – per testimoniare la vicinanza del Governo ai territori. È stata anche un’occasione per confrontarmi con il Governatore sull’avanzamento della campagna vaccinale in Liguria, che nell’ultima settimana ha fatto registrare un aumento del 26% delle somministrazioni dei vaccini.

La Regione inoltre risulta tra le prime in Italia nel rapporto dosi consegnate – dosi somministrate, superiore al 91%, più alto della media nazionale. Ho confermato che gli approvvigionamenti risultano essere regolari – prosegue Costa – e che i vaccini arriveranno: negli ultimi sette giorni si è verificato un incremento del 13% nelle forniture in Liguria. Entro il 5 maggio, sono attese in Italia 5 milioni di dosi. Nel mese di maggio, invece, saranno consegnate altre 15 milioni di dosi in tutta la Penisola.

Confido che, mantenendo questi ritmi, anche grazie ai risultati della Regione Liguria, potremmo raggiungere già nei prossimi giorni l’obiettivo nazionale delle 500 mila dosi somministrate al giorno.

Siamo consapevoli che le riaperture delle attività economiche sono il più grande sostegno che possiamo dare alle tante realtà e alle tante aziende che sono in difficoltà. Già a metà del prossimo mese, con prudenza e valutando i dati dell’epidemia, faremo una verifica sull’andamento dei contagi in relazione alla road map e ci auguriamo di avere dei dati che ci permettano di continuare in questo percorso di apertura, dando nuove opportunità ai nostri concittadini”.

Il presidente Toti aggiunge: “Oggi si aprono per la prima volta una serie di attività che erano chiuse da molte settimane: certo, è un’apertura parziale e sappiamo che è solo il primo passo, che non può soddisfare fino in fondo tutte le categorie però da qualche parte bisognava cominciare. Questo piano di riaperture è comunque apprezzabile da parte del governo, serviva un fischio d’inizio anche se c’è bisogno di dare risposte parziali ad alcune categorie e ci auguriamo che le condizioni della pandemia ci consentano di darle entro qualche giorno: il mese di maggio servirà a questo con un forte collegamento tra governo e regioni.

Lasciandoci alle spalle un piccolo strascico polemico, ci rimbocchiamo le maniche e cerchiamo con il mese di maggio di chiudere in modo definitivo la partita con il Covid per poter avere un’estate bella che la Liguria si aspetta senza il timore, il rischio o un retro pensiero di trovarci ad affrontare un settembre o un ottobre come quelli passati”.

Rispetto alla protesta dei ristoratori che non hanno spazi esterni in cui accogliere i clienti a pranzo e a cena, Toti ha aggiunto

“Immagino che non siano contenti. Non lo sarà neppure chi oggi, pur avendo gli spazi esterni, con questa giornata non particolarmente primaverile non potrà apparecchiare all’interno del locale, pur esistendo delle linee guida che garantivano criteri di sicurezza. Così come il coprifuoco alle 22 – prosegue il governatore ligure – non ci soddisfa come regioni: lo abbiamo detto e scritto al presidente Draghi.

Sono state fatte scelte diverse, me ne spiaccio, ma non piangiamo sul latte versato. Cerchiamo di rimboccarci le maniche e di portare avanti tutto quello che serve per poter far aprire i locali all’interno, per far prolungare di almeno un’ora e poi definitivamente cancellare il coprifuoco.

Allo stesso modo ci sono piscine, palestre e tante situazioni che aspettano risposte definitive e magari anche un anticipo di data rispetto a quelle fissate dal governo. credo che ci sia un impegno del governo a discuterne nelle prossime due settimane.

Auguriamoci tutti, e stiamo molto attenti, che i dati ci diano ragione e ci consentano di fare poi queste aperture. Ovviamente questa settimana avremo modo di misurare anche l’effetto delle riaperture sui dati del covid”.

Per quanto riguarda la campagna vaccinale

“la Liguria è tra il 92 e il 93% delle dosi somministrate su quelle consegnate – aggiunge Toti -. Siamo ai limiti della nostra capacità vaccinale e potremmo aumentare ancora, perché stiamo tenendo i canali dei medici di famiglia e delle farmacie molto compresso per mancanza di vaccini. Siamo arrivati questa settimana a oltre 76mila vaccinazioni, rispetto ad un piano nazionale che per la Liguria prevedeva circa 53-54mila vaccinazioni quindi siamo di circa 20mila somministrazioni sopra gli obiettivi posti dal governo. Questa settimana dovremmo salire ancora a 80mila. Siamo sul filo di lana e ovviamente quando si lavora sul filo di lana anche la singola giornata conta ed è importante rispettare le consegne.

C’è un’ottima disponibilità da parte del Commissariato nazionale e anche oggi sono arrivati in anticipo circa 3500 vaccini in modo che non ci sia necessità di interrompere le vaccinazioni, neppure per qualche ora.

Se, come ci ha assicurato il sottosegretario Costa, entro il 5 maggio ci arriveranno dosi aggiuntive, saremo in grado di salire a 80-85mila vaccinazioni alla settimana che corrispondono all’obiettivo di 500mila vaccini al giorno del governo”.

Da oggi inoltre in Liguria si passa al 70% della didattica presenza per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, oltre che della formazione professionale (IeFP), degli istituti tecnici superiori (Its) e dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts).

“Il 70% – spiega Toti – è quello che ci consente di garantire l’affollamento possibile dei mezzi pubblici al 50% e anche lo spazio all’interno delle aule in sicurezza, cercando di assicurare soprattutto a chi frequenta gli ultimi anni e ha gli esami, la presenza in classe, senza mettere a rischio I dati che ci servono come bussola per la ripartenza. Credo che sia un punto di equilibrio corretto”.

Per quanto riguarda la sospensione, richiesta dal Commissario Figliuolo in una circolare, delle prenotazioni per gli under60, che in Liguria è previsto partano dall’11 maggio, Toti ha aggiunto:

“Lo valuteremo nelle prossime ore. Ritengo che la circolare del Commissario sia di buon senso perchè anche in questo momento l’età media di chi, avendo contratto il virus, non ce la fa è di 81 anni, due terzi delle terapie intensive sono ancora occupate da persone con più di 75 anni e lo stesso vale per i letti di area medica.

Non c’è un livello dato dal generale Figliuolo e credo quindi che lo valuteremo in sede tecnico politica nella prima settimana di maggio, ma credo che si potrà comunque aprire alle prenotazioni. Noi stiamo andando quasi in parallelo con le vaccinazioni degli ultra 80enni, degli ultra 70enni e oggi anche con gli ultra60enni. Credo che potremo mantenere quella data e se slitterà sarà di una settimana. Sono abbastanza ottimista”, afferma Toti.

Nel corso del colloquio, il presidente e il sottosegretario hanno affrontato anche il tema della “rigenerazione della sanità italiana e ligure appena finita l’emergenza – spiega Toti – visto che è stato approvato il Recovery. A nessuno sfugge che l’impegno medico sul fronte contro il Covid abbia rallentato e in alcuni casi anche bloccato l’elezione medica nel Paese, in Liguria per la verità nella terza ondata molto meno che altrove. Ma sappiamo che appena sarà finita la stretta emergenza, speriamo a maggio, dovremo ragionare di un piano di ripartenza di tutta la sanità e di smaltimento delle liste d’attesa e in particolare per quanto ci riguarda anche del recupero delle fughe che abbiamo cercato di arginare in questi anni.

Su questo ragioneremo a lungo perchè si incrocia con l’edilizia sanitaria e con una serie di interventi che stiamo riprogrammando: penso agli ospedali di Albenga e Cairo, all’utilizzo dell’ospedale di Rapallo e anche al Felettino. Sul nuovo ospedale della Spezia stiamo aspettando dal ministero che si riunisca la Commissione paritetica per la revisione dell’accordo di programma. Credo sia un obiettivo a portata di mano da qui alle prossime giornate e credo sia un obiettivo comune – conclude Toti – far partire al più presto i lavori di quell’ospedale”.

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