Hanno generato una “reazione a catena” gli aumenti disposti dal Comune di Imperia per le insegne, i cartelli pubblicitari e le tende dei pubblici esercizi, che in alcuni casi raggiungono e perfino superano il 500%.
Oltre agli sfoghi sui social, alcuni commercianti hanno infatti già iniziato a passare ai fatti, rimuovendo le insegne delle loro attività, con l’obiettivo di essere esentati dal pagamento.
Gli aumenti, come ha spiegato il Comune in una nota, sono stati disposti dall’Amministrazione comunale di Imperia sulla base di normative nazionali. Un provvedimento che ha scatenato molti malumori, comprensibili considerando il periodo di crisi economica legato all’emergenza Covid 19.
Imperia: aumento imposta pubblicità, commercianti rimuovono insegne
“Esprimiamo il nostro sdegno per quanto accaduto – affermano i titolari di Mottura Idea in via Argine Destro – Venerdì scorso, tramite un’email abbiamo scoperto l’aumento vertiginoso per le insegne pubblicitarie. Siamo rimasti spiazzati. Da 1.342 dell’anno scorso siamo passati a 9.750 quest’anno, 7 volte di più. Non è giusto prendersela con le piccole imprese in un periodo già difficile. Stiamo valutando al momento come affrontare la situazione, ma non ci resta che togliere le insegne”.
“Purtroppo venerdì mi è arrivata comunicazione da parte dell’Abaco – spiega Giacomino Rolla, titolare di Rolla Gomme in corso Garibaldi – in cui venivamo informati che dovremmo pagare pagare 900 euro per tre targhe. Il costo è triplicato rispetto all’anno scorso. In questo momento difficile non mi pare il caso di avere costi così eccessivi, così personalmente ho deciso di smontare le mie insegne e rimanere senza. Risparmio qualcosa la prossima volta”.
“Anche noi abbiamo ricevuto l’email venerdì – aggiungono dalla Tabaccheria in via Armelio – Tra insegna e tenda, per l’ombra che crea, dovremmo pagare 400 euro invece che 50″.