23 Dicembre 2024 12:01

23 Dicembre 2024 12:01

Imperia: in Calata Cuneo la “prova generale” della ripartenza per bar, ristoranti e pizzerie. Il via rovinato dal maltempo / Foto e Video

In breve: Il maltempo e le poche gocce d'acqua cadute nel tardo pomeriggio e in serata hanno rovinato il via ufficiale per le prime cene al ristorante, a Imperia. Soprattutto per la regola che impone di sedersi soltanto all'aperto

Il maltempo e le poche gocce d’acqua cadute nel tardo pomeriggio e in serata hanno rovinato il via ufficiale per le prime cene al ristorante, a Imperia. Soprattutto per la regola che impone di sedersi soltanto all’aperto. Ma, in ogni caso, i titolari di bar, ristoranti e pizzerie di Calata Cuneo non si sono tirati indietro, mostrando grande voglia di ripartire e fiducia nel prossimo futuro. E anche se nessuno ha registrato il tutto esaurito, i primi clienti sono arrivati.

Nonostante la pioggia baristi e ristoratori non si arrendono. “Noi ci siamo e finalmente si riparte, nel rispetto delle regole. Andrà meglio nei prossimi giorni”

Pochi per la verità i tavoli occupati sia per l’aperitivo nei bar, che, più tardi per le cene nei ristoranti e pizzerie, rigorosamente soltanto seduti nei dehor all’aperto, con qualche “fungo” per il riscaldamento qua e là. Nessun rischio di assembramento e controlli discreti da parte della Polizia municipale, che non ha rilevato nulla di irregolare nella prima serata di parziale riapertura dei locali.

La squadra del “Caffè del Porto” è carica di entusiasmo. Dicono: “Questa sera non è un granché per il tempo, ma andrà meglio nei prossimi giorni. L’importante è ripartire e guardare avanti. Noi ci siamo e i nostri apertivi anche”. 

Sulla stessa linea anche Vanessa del “Bistrot del tempo perduto”. Che sottolinea: “Noi abbiamo già avuto un po’ di gente a pranzo, ora abbiamo cominciato anche con gli aperitivi dalle 18 e poi la cena nel dehor. Il maltempo della prima serata certo non ci aiuta, ma l’importante è ripartire e pensare positivo“. 

“La speranza è l’ultima a morire. Noi ci siamo e la gente sicuramente verrà. Pensiamo positivo e guardiamo avanti, senza polemiche e rispettando le regole”

Fabio, “Portego de ma” spiega: “Si ricomincia e la speranza è l’ultima a morire. La gente si dovrà riabituare ad uscire. Oggi il tempo non è clemente, ma speriamo in bene. Noi da anni proponiamo pizze e piatti particolari e tipici del territorio, perché si lavora anche e soprattutto per la soddisfazione, che è la cosa che ci da’ la forza e la grinta per andare vanti“.

Arturo di “Matamà” dice: “Siamo pronti anche se il tempo non è buono. Siamo ottimisti e pensiamo che finalmente ora si potrà avere continuità. Speriamo soltanto che non ci facciano chiudere di nuovo con l’arrivo dell’inverno. Vediamo una luce al fondo del tunnel. Noi abbiamo anche il porticato e l’Amministrazione comunale ci ha dato il permesso di allargare il dehor anche qui e quindi speriamo di poter lavorare bene. Siamo pronti“. 

Danilo di “Porca Vacca” dice: “E’ meglio di niente, anche se fa ancora troppo freddo per poter mangiare fuori. La speranza è quella di poter continuare a restare aperti; non è importante tanto la prima serata, ma quello che conta è poter restare aperti e andare avanti. Noi siamo convinti che la gente tornerà, come abbiamo visto anche lo scorso anno, in estate. Siamo certi che la gente tornerà e  noi ci mettiamo del nostro e cerchiamo di fare le cose fatte bene. Cosa che, solitamente, ci premia”.

Carla de “Il Melograno” sottolinea: “Abbiamo riaperto e quindi siamo contentissimi. Era da ottobre che non aprivamo per cena e quindi è importante essere di nuovo qui. Noi siamo fortunati, perché abbiamo un dehor per far accomodare le persone e sono solidale con i colleghi che invece non hanno questa possibilità e non so come possano fare. Sono stanca di sentire polemiche, anche lecite, ma che non servono a nulla. Quello che è importante è lavorare e lavorare bene. Ben vengano i controlli, perché è giusto lavorare nel rispetto delle regole, delle distanze, con mascherine e disinfettanti. Va bene tutto, ma dobbiamo andare avanti“.

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