“Mi sento di dire che questa potrebbe essere l’ultima estate a rischio idrico, a maggior ragione dopo questo incontro. E’ stato un incontro di lavoro, concreto”. Così il commissario ad acta della Provincia di Imperia Gaia Checcucci commenta l’esito del summit di oggi presso la Provincia di Imperia, durante il quale è stato presentato il “Masterplan” Roja, ovvero il progetto di raddoppio e la sostituzione della rete idrica di acqua potabile del Roja, con l’allacciamento contestuale dell’agglomerato di Andora al depuratore di Imperia per complessivi 29,5 milioni di euro, suddivisi in tre lotti funzionali che corrispondono ai tre principali tronchi dell’acquedotto.
Presenti il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, il vicepresidente Alessandro Piana, l’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone, l’assessore regionale Marco Scajola, il presidente della Provincia di Imperia Domenico Abbo e i sindaci dei comuni coinvolti.
Imperia: nuovo acquedotto, summit in Provincia, il commento dei presenti
Giovanni Toti – presidente Regione Liguria
“Dopo anni di disagi dovuti a cedimenti e rotture della rete – ha detto il presidente di RegioneLiguria Giovanni Toti – questo progetto rappresenta la soluzione di un problema atavico, particolarmente rilevante per tutto il territorio del ponente ligure. Dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale dell’intesa firmata nei mesi scorsi da tutti gli enti coinvolti, oggi abbiamo presentato il progetto con un piano di investimenti coperti in parte dal piano tariffario e in parte da risorse del piano nazionale idrico del MIT e dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), validato dall’autorità di distretto. Questo progetto ha le caratteristiche per essere finanziato anche a valere sul Recovery Fund e, a questo proposito, stiamo valutando la strada più veloce, tenendo conto che dopo anni di criticità bisogna sottoscrivere quanto prima gli accordi attuativi e avviare in tempi brevi le procedure di gara per i lotti previsti dal progetto.
Questi lavori sono in parte finanziati con fondi ministeriali che riguardano il ciclo delle acque, in parte, perché lo prescrive la legge, dalla tariffa in bolletta che i cittadini già pagano. Non aumento, quindi, della tariffa in bolletta, bensì una razionalizzazione delle molte società idriche del territorio dentro un unico gestore che poi gestirà mettendo a gara parte della gestione con altri soggetti e sarà finalmente in grado di offrire un’offerta ampia su tutto il territorio, integrata, chiusa, con un ciclo completo delle acque, con investimenti importanti e una tariffa in bolletta sostenibile.
Recovery? Nel Recovery il piano nazionale del ciclo delle acque c’è, ma il Recovery non finanzia singole voci, ma progetti di sviluppo. Tempistiche? Ci vorranno due, tre anni di lavoro, se invece pensiamo ai primi lotti, penso che subito dopo l’estate potremo già cominciare a lavorare sul nuovo tracciato del Roja. Esistono i tempi delle gare, sono tre lotti, si dipaneranno in tre anni. Sul collegamento Imperia-Diano Marina stiamo già lavorando con i Sindaci Scajola e Chiappori. Parte dei fonti verranno anticipati dai Comuni”.
Il Masterplan presentato, il cosiddetto “Sistema Roja”, è stato validato dall’Autorità di Distretto dell’Appennino Settentrionale che non solo lo ha riconosciuto coerente rispetto alle finalità richieste, ma lo ha collocato al primo posto tra i 47 progetti esaminati provenienti da Liguria e da Toscana.
Giacomo Giampedrone. – Assessore regionale Infrastrutture
“La realizzazione di quest’opera – ha aggiunto l’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone – rappresenta un obiettivo strategico per garantire il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale fissati dal piano di tutela e gestione delle acque del distretto idrografico. Il mio ringraziamento è rivolto al commissario Gaia Checcucci e a tutti i sindaci del territorio per il loro impegno e il loro lavoro”.
“I Sindaci chiedono di anticipare, come partite di giro, fondi da parte della Regione Liguria per poter anticipare quello che è più urgente dei 29 milioni e mezzo inseriti nel Recovery. Non è un’operazione semplice, la dobbiamo ragionare, la stiamo studiando. Ci permetterebbe di anticipare alcune priorità interventistiche, su scelte ovviamente della comunità dei Sindaci e del Commissario Checcucci prima dell’attivazione del Recovery. Io spero di poter dare risposte positive dichiarando alcune emergenze piu prioritarie per poter mettere a disposizione casse liquide dalla Regione per poi rientrare. Ci deve essere un piano di investimenti e un rientro nella tariffa, ben condiviso da tutte le amministrazioni”.
Gaia Checchucci – commissario Ato idrico
“L’aspetto premiante per il nostro progetto è stata l’unitarietà e la visione di sistema, intercettando la linea di finanziamento che premiasse la non dispersione delle risorse su singoli micro progetti, avendo l’idea di un sistema unitario che viene realizzato in tronchi funzionali anche di per sé sostenibili – ha spiegato Gaia Checcucci commissario ad acta presso la Provincia di Imperia – Per questo l’Autorità di Distretto ha ritenuto la nostra la migliore proposta tra i 47 interventi presentati dalle regioni Liguria e Toscana. Il progetto si prefigge infatti un grande intervento sulla dispersione, sul recupero e sul contrasto alle perdite con un ulteriore atout che è il superamento dell’infrazione di Andora. Il nostro non è solo un raddoppio o una sostituzione, ma interveniamo nella parte di Andora con il collettamento dei reflui portandoli al depuratore di Imperia. Sarà Rivieracqua il gestore unico del ciclo integrato delle acque in provincia di Imperia.
Mi sento di dire che questa potrebbe essere l’ultima estate a rischio idrico, a maggior ragione dopo questo incontro. E’ stato un incontro di lavoro, concreto. Non abbiamo presentato un’idea progettuale, ma un progetto definitivo sul quale abbiamo lavorato, in relazione al quale ho già avuto un via libera per il finanziamento, con l’inserimento nel piano nazionale Invasi. Un progetto che ha ottenuto la validazione da parte dell’ente competente che doveva valutare le proposte progettuali di due Regioni, Liguria e Toscana.
I nostri obiettivi sono due. La riduzione delle perdite e la sostituzione dei tratti critici, in termini di approvvigionamento. Ci siamo posizionati al primo posto su oltre 47 interventi. Oggi abbiamo spiegato qual è la progettualità, che ora vede anche l’opportunità del Recovery. Per quanto riguarda, dunque, le risorse, non ci dovrebbero essere problemi. Il territorio chiede di partire subito e questo a volte è incompatibile con le risorse. Ragioneremo però su degli anticipi, in modo che i finanziamenti pubblici ci trovino pronti, anche con anticipazioni di somme che poi verranno recuperare con i finaziamenti.
Sono tre tronchi importanti. Sanremo, Imperia-Diano, che sapete meglio di me è la parte più critica, e poi c’è la parte di Andora, importante perché quando intervengo sull’acquedotto poso anche il collettore fognario che mi permette di collegare Andora al depuratore di Imperia. Un unico intervento, un unico scavo, due tubi”.
Giacomo Chiappori – Sindaco Diano Marina
“Abbiamo la progettazione. I Comuni hanno già messo la loro parte, 1.9 milioni di euro li abbiamo già accantonati, altri 2 li ha messi Andora. Insieme ai soldi della Regione dovremmo riuscire a dare il via ai lavori. Mi pare che le intenzioni siano buone. Si è parlato anche del Recovery Fund per l’operazione più grossa, che è quella del Roja. Io ho suggerito di portare avanti anche un’altra fonte di captazione. C’è già un progetto su Cantarana. Nel frattempo mettiamo questo altro pezzo di tubo così che Diano Marina e il Golfo Dianese, che fanno più presenze turistiche di tutta la provincia non soffrano più il problema dell’acqua. Sono a fine mandato, mi hanno allungato un pò l’agonia, fino a ottobre. Quindi questa estate me la vedo ancora, e speriamo che vada tutto bene”.
Claudio Scajola – Sindaco Imperia
“La novità è che c’è il progetto definitivo per tutto il ponente ligure per raddoppiare il Roja e garantire acqua in tempi certi. Oggi abbiamo ragionato sulla possibilità di utilizzare lo strumento dell’emergenza, anche collegata ai pozzi di Ventimiglia, del Roja, per avere procedure rapide che possano consentire una anticipazione delle risorse per fare i lavori con la massima urgenza. Anticipazione da Comuni, Regione e Stato”.