23 Novembre 2024 06:03

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23 Novembre 2024 06:03

Ospedale Unico: iter al via entro l’estate. Parla Sindaco Taggia Conio. “Variante urbanistica a metà luglio. Regione sta valutando impatto ambientale, ecco dove sorgerà”

In breve: La struttura è prevista a nord della stazione ferroviaria, in fregio alla superstrada che collega Taggia con Arma, lungo il torrente Argentina.

“A metà luglio l’approvazione della variante urbanistica in Comune a Taggia”. È questo l’obiettivo del Sindaco di Taggia Mario Conio per portare avanti l’iter per la realizzazione dell’Ospedale Unico. 

La variante urbanistica al Piano Regolatore individuerà la collocazione della struttura, prevista a nord della stazione ferroviaria, in fregio alla superstrada che collega Taggia con Arma, lungo il torrente Argentina.

Questo passaggio, illustrato oggi dal Sindaco Conio nel corso dell‘assemblea dei Sindaci dell’Asl 1 imperiese, consentirà successivamente all’azienda sanitaria di lanciare il bando per la progettazione e, dopodiché, per l’affidamento dei lavori di realizzazione dell’opera, dal costo di circa 250 milioni di euro. 

Ospedale Unico: assemblea Sindaci Asl1, parla Mario Conio

Qual è il punto della situazione?

“Questa mattina ho partecipato all’assemblea dei Sindaci per affrontare il punto all’ordine del giorno riguardo stato dell’arte dell’ospedale nuovo. Ho spiegato ai presenti che si è costituito il tavolo di lavoro permanente tra Comune di Taggia, Regione Liguria e Asl finalizzato a mettere in fila gli adempimenti necessari per arrivare alla presentazione del progetto.

Il primo passaggio fondamentale è la variante urbanistica puntale al piano regolatore del Comune di Taggia per individuare l’area idonea, un’attività che sarà svolta parzialmente dal Comune di Taggia, e il resto, la parte preminente, dalla Regione, per quanto riguarda la valutazione dell’impatto ambientale della struttura sul territorio. Attualmente stanno effettuando approfondimenti di carattere geologico.

L’Asl, dal canto suo, deve fornire le indicazioni legate all’insediamento di questo tipo di attività, considerando il numero di persone che graviteranno intorno alla struttura, per permettere alla Regione di redigere le valutazioni”.

Qual è l’area individuata?

“La collocazione individuata sposa pienamente le richieste che Asl e Regione hanno fatto. Si tratta dell’area posta a nord del parco commerciale del Carrefour, in fregio alla superstrada che collega Taggia con Arma, lungo il torrente, a nord dell’area commerciale. È una zona molto vasta, una piana libera da insediamenti residenziali, in prossimità sia dell’aurelia bis sia della stazione”.

Quali sono le tempistiche ora?

“Il gruppo di lavoro si aggiorna ogni settimana e l’obiettivo e quello portare a metà luglio in consiglio comunale la pratica per l’approvazione della variante urbanistica. Dopodiché l’Asl potrà emettere il bando, probabilmente europeo, per individuare lo studio tecnico per il progetto vero e proprio. Il passaggio successivo sarà poi l’affidamento dei lavori”.

Il progetto da tempo sta attirando molte critiche, come vi muoverete?

La preoccupazione è prima di tutto è la mia: sono favorevole all’ospedale nuovo perché è una struttura secondo me indispensabile per la nostra sanità, ma deve calarsi sul territorio in maniera attenta, garbata, non dev’essere stressante.

Come Comune stiamo portando all’attenzione di Regione e Asl le tematiche relative alla rete delle infrastrutture locali, il depuratore, gli approvvigionamenti idrici, la viabilità, per verificarne la sostenibilità.

Un progetto di questa portata, a prescindere dalla volontà del sindaco di turno, deve avere la sua sostenibilità. Io devo pensare a tutelare la mia comunità.

Uno dei nodi sicuramente è quello della viabilità. Ci sono dei dubbi che dobbiamo porci e che vanno risolti. Nel 2018 l’Asl aveva già promosso una serie di incontri sul territorio, dove venivano illustrati dati puntuali e precisi. Era stato redatto uno studio che spiegava i flussi anche più remoti della provincia di imperia, dalla valle Argentina alla valle Impero. La Regione dovrà continuare questa fase di condivisione con i cittadini. 

Personalmente non ho mai percepito nel mio territorio un’avversione per questo progetto, ma capisco che ci possano essere malumori da parte di chi ora ha il nosocomio nella propria città. È fondamentale la comunicazione e l’informazione”.

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