Individuati e denunciati dalla Polizia i tre uomini ritenuti responsabili dell‘aggressione ai danni di un cittadino extracomunitario, un 23enne guineano, avvenuta nella giornata di ieri a Ventimiglia.
I tre, di 28, 38 e 44 anni, tutti residenti a Ventimiglia (due originari di Agrigento e uno di Palmi), senza precedenti, sono stati denunciati per lesioni aggravate dall’utilizzo di corpi contundenti.
Pestaggio a Ventimiglia: Polizia denuncia tre persone
Secondo quanto ricostruito, alle origini dell’aggressione ci sarebbe stato il tentativo da parte del 23enne, irregolare sul territorio Italiano, già sottoposto ad un provvedimento di ordine di espulsione, di rubare il telefono cellulare di uno dei tre aggressori. Da lì sarebbe nato un diverbio con il 44enne, sfociato nell’inseguimento e nella violenta aggressione, ripresa da alcuni testimoni, con l’utilizzo di due posacenere da esterno.
Una reazione giudicata non plausibile dalle forze dell’ordine che si sono subito attivate individuando in poco tempo i responsabili e facendo scattare l’avviso orale per tutti e tre.
Aggressione a Ventimiglia: parla il Questore Pietro Milone
“Era fondamentale dare risposta immediata perchè il fatto è stato particolarmente efferato. Ha fatto il giro di tutti i social.
Tutti quanti hanno potuto constatare la violenza con la quale queste persone si sono accanite su un’altra persona.
Proprio queste modalità mi hanno indotto a erogare una misura di prevenzione dell’avviso orale nei confronti di tutti e tre i responsabili dell’episodio”.
Quali sono le motivazioni dell’aggressione?
“Sono ancora in via di accertamento. Sembrerebbe che questo migrante abbia tentato di sottrarre il telefono cellulare di uno dei tre aggressori. Da li ne è nato un diverbio e poi quella specie di inseguimento che è sfociato nell’aggressione.
Con la vittima non si conoscevano, mentre i tre aggressori erano legati tutti quanti da amicizia.
Escludiamo completamente la motivazione di odio razziale. Se non ci fosse stato l’episodio a monte, sicuramente non ci sarebbe stata l’aggressione successiva”.
Per quel che riguarda il migrante aggredito?
“Il migrante aggredito è risultato essere irregolare sul territorio Italiano, già sottoposto ad un provvedimento di ordine di espulsione.
Stiamo procedendo con le pratiche amministrative anche nei suoi confronti.
L’ospedale di Bordighera ha giudicato guaribili le lesioni riportate in 10 giorni. Vengono considerate lesioni lievi.
Fortunatamente gli oggetti utilizzati sono in plastica, ma questo nulla toglie alla violenza che è stata messa in campo dalle tre persone. Dalla vigliaccheria con la quale il gesto è stato portato a compimento. Tre contro uno non è un bel vedere.
L’avviso orale è il primo gradino per poi proporre sorveglianza speciale – ha spiegato inoltre il Questore Milone – fatti come questi risposta immediata. Si tratta di un comportamento pericoloso sotto il profilo sociale.
I video dei testimoni, come quello che è stato registrato in questa occasione, sono importantissimi, ma il nostro appello è quello di consegnarli alle forze dell’ordine e non pubblicarli sul web. Far girare questi video sui social significa allarmare i responsabili dei fatti e dargli grosso vantaggio. Invito chi è testimone di fatti gravi costituenti reato di fornire la prova del reato agli organi di polizia per permetterci di lavorare con maggiore tranquillità.
Vorrei anche rimarcare per l’ennesima volta il fatto che il personale del commissariato Ventimiglia ha risolto un caso che è diventato di eco nazionale. Non possiamo dire che i responsabili siano assicurati alla giustizia, non ci sono provvedimenti restrittivi perché la vittima ha riportato lesioni non gravissime, giudicate guaribili in 10 giorni.
È stata esclusa sin dall’inizio matrice razzista. Le aggressioni in branco hanno una modalità vigliacca, non c’è nulla di razziale.
Violenze in aumento? Dai dati che abbiamo non è così. La nostra risposta ieri è stata immediata. Credo che a Ventimiglia non avvenga né più né meno di quello che accade in tutti i territori migratori. Ci sono state risse tra i migranti, ma non vedo grosse differenze rispetto a quello che succede nella movida. Ieri sono intervenuto io stesso a Imperia per calmare due persone che litigavano per un parcheggio che sono passati subito alle mani. Si sta sempre più andando alle vie di fatto, questo è un serio problema”.