23 Novembre 2024 04:50

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23 Novembre 2024 04:50

Imperia: padre le vieta cellulare e amicizia con ragazzi non islamici, Tribunale allontana 12enne da famiglia. Affidata a servizi sociali/Il caso

In breve: La giovane, senza alcun preavviso, era stata prelevata da scuola dalla Polizia dopo che gli insegnanti avevano trovato una lettera con cui la 12enne minacciava il suicidio.

“Divieto di frequentare ragazzi non di religione islamica”. E’ questa una delle motivazioni che ha portato la Procura dei Minori di Genova ad adottare il provvedimento di allontanamento dalla famiglia, per maltrattamenti, di una 12enne di nazionalità tunisina, a Imperia. La giovane, lo ricordiamo, senza alcun preavviso ai genitori, era stata prelevata da scuola dalla Polizia mercoledì 30 aprile, dopo che gli insegnanti avevano trovato una lettera con cui la 12enne minacciava il suicidio.

Imperia: 12enne allontanata da famiglia, legali valutano ricorso

La 12enne, dopo essere stata prelevata da scuola dagli agenti della Squadra Mobile, è stata affidata ai servizi sociali. Da quel momento i genitori, che non l’hanno vista rientrare a casa per pranzo, il 30 aprile scorso, non l’hanno mai più vista. Nel frattempo hanno nominato due nuovi legali, Ramadan Tahiri e Sonia Fallico, in sostituzione dell’avvocato Acquarone che, nell’immediatezza dei fatti, aveva lanciato un appello tramite le pagine del nostro giornale, chiedendo alle istituzioni notizie sulle sorti della ragazza.

Il primo atto ufficiale, dopo giorni di silenzio, i genitori della 12enne se lo sono visti notificare, dal Tribunale dei Minori di Genova, il 7 maggio.

Nel documento si legge che l’affidamento ai servizi sociali è stato disposto su richiesta della Procura dei Minori “allertata dalla comunicazione di notizia di reato di maltrattamenti in danno della minore da parte dei genitori”.

La 12enne, secondo Procura e Tribunale, manifestando intenti suicidi a scuola, avrebbe fatto emergere una difficile condizione familiare “correlata alle imposizioni dei genitori relative allo stile di vita”.

In particolare, nel provvedimento, si fa riferimento a tre imposizioni: il ritiro del telefono cellulare, il divieto di frequentare ragazzi non di religione islamica e l’isolamento. Una situazione familiare che avrebbe allarmato le insegnanti, preoccupate anche dal calo del rendimento della 12enne a scuola. 

Una vicenda delicata, complessa, destinata a far discutere, tanto che i legali della famiglia della 12enne valutano l’ipotesi del ricorso contro il provvedimento di allontanamento disposto dalla Procura.

 

 

 

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