24 Dicembre 2024 17:48

24 Dicembre 2024 17:48

Imperia: musulmani in festa per la fine del Ramadan, in 500 al Parco Gorleri. “Vicini a fratelli e sorelle della Palestina”/Foto e video

In breve: Altre centinaia di fedeli (la comunità turca, ndr) hanno celebrato la ricorrenza nei centri di Porto Maurizio.

Giorno di festa per i musulmani imperiesi che oggi, giovedì 13 maggio, hanno celebrato l’Id al-fitr la ricorrenza in occasione della fine del mese di Ramadan, il mese sacro per oltre 1 miliardo e mezzo di musulmani nel mondo, dedicato al digiuno, alla purificazione e alla preghiera.

Imperia: musulmani in festa per la fine del Ramadan, in 500 al Parco Gorleri

Location, per l’occasione, Parco Gorleri a Castelvecchio, dove circa 500 fedeli hanno celebrato la tradizionale preghiera e ascoltato i sermoni in arabo ed in italiano. Altre centinaia di fedeli (la comunità turca, ndr) hanno celebrato la ricorrenza nei centri di Porto Maurizio.

I fedeli, muniti di mascherina e di tappetino, si sono posizionati a distanza di un metro gli uni dagli altri.

Hamza Piccardo

“Questa festa è la festa che si fa alla fine del mese di Ramadn, si chiama Id al-fitr festa della rottura. Ringraziamo Dio per averci permesso ad assolvere al precetto di Ramadan.

Tutta la comunità si riunisce, i responsabili ricordano alla comunità quali sono i problemi maggiori, sia locali che generali.

Questa bandiera rappresenta qualcosa che in questo momento ci sta molto a cuore. L’aggressione contro uno dei luoghi santi dell’Islam, cioè Gerusalemme che viene chiamata la spianata delle Moschee.

La nostra comunità è tutta solidalmente vicina ai nostri fratelli e sorelle in Palestina e allo stesso tempo abbiamo dato una dimostrazione di compostezza e organizzazione.

Siamo molto contenti, siamo come sempre grati alla nostra amministrazione comunale che come sempre ci ha concesso questo luogo”.

Sabato fate una manifestazione?

“Si sabato facciamo una manifestazione nelle regole imposte dal contenimento della pandemia. Saremo in Piazza de Amicis, a partire dalle 16, ci saranno interventi e flash mob per testimoniare la nostra solidarietà”.

Avete organizzato una raccolta firme per una bambina di 12 anni tolta alla famiglia?

“È un caso molto triste, una ragazzina che è stata tolta alla famiglia, sulla base di un equivoco molto clamoroso. Proprio per seguire un protocollo, che se fosse stato applicato con maggiore serenità e saggezza non avrebbe portato a queste conseguenze.

Una ragazzina alla quale il padre le ha levato il telefonino perchè si connetteva con un gioco estremamente pericoloso. Voglio ricordare la storia della Balena Blu.

Lei ha fatto una scena isterica e il padre le ha dato uno schiaffo. Una famiglia che conosciamo bene, gente per bene e lavoratori.

Dopo di ciò ascoltando una compagna o dicono di aver trovato una lettera nella quale lei manifestava intenzioni suicide, teniamo conto che ha 12 anni, è stata sottratta alla famiglia e non sappiamo quando potrà tornare.

Secondo noi c’è tutto un grandissimo equivoco. Speriamo di poterlo chiarire quanto prima. Abbiamo fatto una petizione a tutte le autorità, ovviamente non ha nessun valore legale.

È per dare segno di vicinanza della nostra comunità a questa famiglia. Ci siamo impegnati pubblicamente per sostenerla in tutte le maniere possibili e speriamo che con saggezza e sensibilità possa essere risolta al più presto”.

La comunità islamica in provincia di Imperia è in continua crescita?

“È statica al momento, una gran parte della comunità turca è tornata al paese perchè c’era più lavoro la che qua. Grosso modo è statica. Abbiamo molto passaggio di i migranti e richiedenti asilo, però non si stabilizzano.

C’è la presenza importante della comunità bengalese che si sta espandendo sempre di più e mi parlano di una quinta moschea a Imperia, che dovrebbe essere realizzata dai fratelli del Bangladesh.

Imperia capoluogo credo che sia una delle città più islamizzate d’Italia”.


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