L’operazione, denominata “Forgotten Boats”, condotta dai militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Imperia, ha permesso di approfondire la posizione fiscale di 22 soggetti (imprenditori e liberi professionisti in gran parte residenti in Lombardia e Piemonte) che, in possesso di imbarcazioni da diporto di particolare pregio, non hanno provveduto a segnalarne al Fisco il rispettivo valore nell’annuale dichiarazione dei redditi.
In particolare le Fiamme Gialle, grazie al prezioso contributo delle banche dati in uso al Corpo e ad una minuziosa attività di controllo eseguita sul litorale di Ponente, hanno accertato che i proprietari delle imbarcazioni, pur avendo immatricolato le stesse presso porti esteri (tra i quali Cannes, Bruxelles, Tolone, Ajaccio, Mentone e Londra), avevano omesso nella passata annualità di dichiarare i beni al Fisco nonostante fossero cittadini residenti in Italia (come peraltro disposto dall’articolo 4 del Decreto Legge n. 167/1990).
Il valore complessivo delle unità da diporto individuate ammonta a circa € 6.800.000,00, con sanzioni (calcolate tra il 3% e il 15% del valore del bene non dichiarato per gli ultimi cinque anni di imposta) quantificabili complessivamente da un minimo di circa € 200.000 fino a un massimo di circa € 1.000.000.
L’attività svolta dai finanzieri di Imperia si inquadra nell’ambito della strategia, messa in atto dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Genova, finalizzata a contrastare l’evasione fiscale internazionale nel settore del diporto nautico ligure.