13 Novembre 2024 08:04

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13 Novembre 2024 08:04

Imperia: addio a Lucky, cane Vigile del Fuoco. “Insieme al terremoto dell’Aquila e centinaia di interventi. Era parte della famiglia”. Il ricordo di Rocco Tufarelli

In breve: Dopo centinaia di avventure e ricordi indelebili, Tufarelli ha dovuto dire addio al suo fidato compagno, certificato Vigile del Fuoco.

“Non era solo un grande e instancabile lavoratore, era anche parte della nostra famiglia, ci mancherà tantissimo”. Così il Vigile del Fuoco imperiese Rocco Tufarelli, coordinatore del nucleo cinofilo regionale della Liguria, ricorda Lucky, golden retriever di 14 anni, scomparso nella giornata di oggi.

Dopo centinaia di avventure e ricordi indelebili, Tufarelli ha dovuto dire addio al suo fidato compagno, certificato Vigile del Fuoco.

Nella sua carriera, Lucky ha affrontato con grande forza e tenacia il terremoto dell’Aquila, la tragedia di torre Piloti a Genova, tante alluvioni e soccorsi. Ha ricevuto anche due premi “Fedeltà del Cane” a San Rocco di Camogli per aver ritrovato due persone disperse.

Imperia: addio a Lucky, cane Vigile del Fuoco. Il ricordo di Rocco Tufarelli

“Aveva 14 anni e mezzo racconta Rocco Tufarelli a ImperiaPostquando alcuni anni fa ha contratto la leishmaniosi lo abbiamo curato con attenzione e amore, insieme al veterinario Ettore Poli, che ci ha sempre seguito. Ha vissuto bene e in forma, fino a quindici giorni fa. Oggi è arrivato il momento del suo ultimo viaggio”.

Avete vissuto insieme tante avventure, quali ricorda in particolare?

Sì, tantissime. L’ho preso quando aveva solo due mesi e da lì ho iniziato ad addestrarlo. Nel 2008 l’ho brevettato come cane vigile del fuoco. Il primo grande lavoro è stato per il terremoto dell’Aquila nel 2009 e da lì è stato un crescendo. Faceva parte del nucleo cinofilo della Liguria ed è stato il primo cane certificato Vigili del Fuoco in provincia di Imperia, ora sono in quattro.

Abbiamo fatto centinaia di interventi insieme, dalla tragedia di Torre Piloti a Genova alle alluvioni, dai soccorsi alle ricerche di persone. Al crollo del ponte Morandi era in pensione, ma c’era la sua collega Zoe”.

Ha ricevuto anche dei riconoscimenti?

“Sì, ha ricevuto due volte il premio San Rocco di Camogli per la “Fedeltà del Cane”. La prima volta per aver ritrovato una ragazzina sopra Nava e il secondo per aver ritrovato un giovane scout sopra Ventimiglia”.

Qual è il ricordo a cui è più legato?

“Sicuramente il periodo del terremoto dell’Aquila, la prima grande esperienza per lui. Era molto giovane, neanche 4 anni, quindi non ancora del tutto maturo, ma lì ho capito che sarebbe potuto diventare un grande cane dei vigili del fuoco. Lavorava benissimo, nonostante le difficoltà. Ricordo che quando ha sentito le scosse di terremoto, anche molto forti, l’ho visto inizialmente smarrito, per poi riprendersi subito e ripartire. Il cibo scarseggiava per me, ma per lui era sempre assicurato. Ha lavorato una settimana intera con grande intensità, quando siamo tornati aveva i polpastrelli consumati e tagliati”.

Oltre a un gran lavoratore era anche un membro della famiglia, come vivevate insieme?

“Sì, viveva con la nostra famiglia, ne faceva parte. È cresciuto con i miei figli. Per me era quindi come un figlio e per loro un fratello. Per questo siamo distrutti per la sua scomparsa. Ha sempre avuto un fisico forte e instancabile, era coraggioso, sveglio e anche dolcissimo. Lo portavo sempre nelle scuole e si faceva fare qualunque cosa dai bambini, docilissimo. 

Sono stati anni bellissimi insieme. Lui ha dato il massimo per noi e noi per lui. Ci mancherà. Buon ultimo viaggio, Lucky”.

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