24 Novembre 2024 08:56

Cerca
Close this search box.

24 Novembre 2024 08:56

CONSIGLIO COMUNALE. SCUOLE RELIGIOSE ESENTATE DALLA TARI. IMPERIA BENE COMUNE: “PAGHINO, PRIVILEGIO INACCETTABILE”. MA IL COMUNE…

In breve: "Per quanto riguarda le scuole religiose di questo stato hanno già incentivi enormi e siamo convinti politicamente che non se ne possano dare altri" conclude il consigliere Servalli

Mauro Servalli

Imperia. Il gruppo consiliare Imperia Bene Comune propone un emendamento  sul regolamento IUC, componente della TARI per quanto riguarda le esenzioni previste per le scuole religiose.

Avete previsto che le scuole religiose, quindi private, siano completamente esentate dal pagamento dei rifiuti – incalza il consigliere Servalli –  C’è un altro articolo che norma invece le scuole statali, ma quelle religiose possono non pagare. Le categorie sociali ed economiche che hanno sofferto della Tares nell’ultimo anno e i cittadini che fanno fatica a mettere i soldi insieme per pagare le tasse, ma per le scuole religiose e private invece ci sono degli sconti. Per quanto riguarda le scuole religiose di questo stato hanno già incentivi enormi e siamo convinti politicamente che non se ne possano dare altri. Riteniamo intollerabile e gravissimo che un regolamento di consiglio comunale preveda un vantaggio di questo tipo con esenzioni significative per le scuole religiose.

Continua poi il consigliere di Imperia Bene Comune: “Vengono dati degli sconti ha chi ha un Isee inferiore al reddito di sopravvivenza. Proponiamo di dare una riduzione 50% dal minimo isee fino a 9.500 euro perché è aiuto fondamentale per categorie svantaggiate.”

In risposta l’assessore Abbo ha dichiarato: “Gli emendemanti presentati da Imperia Bene Comune, io avevo prodotto un’esenzione che era già prevista nella TARSU, non è chiaro il perimetro per quanto riguare le associazioni religiose, l’ho inserita ma in effetti qualche approfondimento ci può essere. Altro approfondimento può essere fatto sulle agevolazioni per le famiglie con reddito medio o basso, la redistribuzione  deve avere anche in questo caso dei confini ben precisi, bisogna stimare la cifra richiesta e ragionare sui valori in gioco. La mia proposta è su questi due emendamenti è di ritirarli con impegno politico di andare a intervenire su questi articoli quando rimetteremo mano alle altre voci del regolamento IUC.”

Condividi questo articolo: