24 Novembre 2024 06:32

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24 Novembre 2024 06:32

CONSIGLIO COMUNALE. PIANO ECONOMICO SUI RIFIUTI. GROSSO: “CHI SBAGLIA PAGA”. FOSSATI: “NON PRENDIAMO IN GIRO I CITTADINI”/VIDEO

In breve: Prosegue il consiglio comunale e vengono accorpati i punti 5 e 6 inerenti l'approvazione del Piano Economico Finanziario 2014 sul servizio rifiuti e l'approvazione della tariffe TARI, tassa rifiuti, del 2014

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Imperia. Prosegue il consiglio comunale e vengono accorpati i punti 5 e 6 inerenti l’approvazione del Piano Economico Finanziario 2014 sul servizio rifiuti e l’approvazione della tariffe TARI, tassa rifiuti, del 2014.

Introduce l’argomento l’assessore Abbo, dichiarando: “TRADECO ha fornito elementi di base per elaborare il piano finanziario che deve essere approvato da entrambi le parti. Nel piano finanziario prodotto dalla TRADECO mancava una previsione prospettica e mancavano alcuni elementi. Tra gli elementi sostanziali che compongono il piano finanziario troviamo: 1- il costo servizio; 2- il costo conferimento in discarica. Il totale del piano economico e finanziario prevede un costo di 8.900.000 € 2014 ( erano 9.900.000 € nel 2013 ovvero il 10 % in meno). La differenza tra i costi del 2013 e il 2014 e’ quella che ci ha permesso di fare tariffe più calibrate e complessivamente ridotte. Non abbiamo considerato l’applicazione di penali in capo alla TRADECO e che comunque se confermate porterebbero ad una riduzione del totale dovuto e quindi delle tariffe. Basandosi su principi prudenziali le penali non sono state contate perché prevedendo contenziosi su queste, cautelativamente non le abbiamo inserite anche se riteniamo che saranno riconosciute in buona parte”.

La somma delle penali riscosse costituirà risparmi sensibili per i cittadini imperiesi che verranno riconosciuti negli anni successivi. Per l’anno 2014 ci saranno comunque riduzioni totali del 10%. Parliamo del costo del conferimento discarica . Se si raggiungessero percentuali previste dalla legge di raccolta differenziata il costo al cittadino e al commerciante si ridurrebbe notevolmente; già oggi sono prevedibili risparmi. Proprio in merito a questa riduzione vorrei sfatare la leggenda metropolitana secondo la quale giunti alla discarica i rifiuti differenziati ” vengono messi tutti insieme”. Ciò non è vero. Se esistono già delle riduzioni, anche se minime e come speravamo, è grazie alla differenziata che giunge in discarica e cuba già per circa 1 mln di Euro. Ci sono ottimi margini di miglioramento ed il valore che abbiamo preso a riferimento e’ quello ottenuto fino a maggio nella città di Imperia ipotizzando che da giugno a dicembre non ci siano miglioramenti. Per quanto riguarda il 35% anche in questa voce, se la raccolta differenziata aumenterà ci saranno delle riduzioni di tariffe. Sul piano finanziario ci sono agevolazioni collegate a comportamenti legati al sistema di raccolta, al compostaggio, ad attività stagionali. Il piano finanziario e le tariffe sono legate alla ridistribuzioni del costo totale sul numero di soggetti interessati. La questione delle cartelle bollenti esplosa a Imperia a dicembre e’ avvenuta per la distribuzione sui diversi soggetti. In parte il problema e’ illiminabile ovvero chi più inquina più paga. Oggi abbiamo riferimenti precisi, principi generali europei che ci legano .Le tariffe del commissario che hanno portato a quelle cartelle salate erano calcolate con parametri non tarati ad esempio erano riferite all’intero nord italia e su statistiche di 15 anni fa e non calibrate sul territorio. Abbiamo commissionato studio scientifico tarato sul nostro territorio. Cosa abbiamo scoperto? Le direzioni delle variazioni del 2012 erano giuste anche se il loro valore assoluto era esagerato. Nelle tariffe 2014 ci sono riduzioni significative rispetto al 2013( pub esercizi, fioristi orto frutti..) ma comunque aumentate rispetto al 2012, un aumento ragionato e su queste tariffe non c’è grande margine. Sono state dosate e misurate.

Sulle utenze domestiche il peso del numero delle utenze dell’alloggio è sempre più alto. La scelta non è politica, è tecnica. C’è da dire che nonostante questo effetto grazie alla diminuzione complessiva del costo del servizio ci saranno praticamente per tutti. La famiglia media con 3 componenti e 90 metri di superficie avrà una riduzione di circa l’8%. Complessivamente per le famiglie un po’ di buone notizie su tutti i fronti. Sul protocollo io vorrei che non fosse vissuto come un modo per farsi fare lo sconto e recuperare la botta dell’anno scorso. Deve essere il primo modo per ragionare diversamente. Se ognuno dei singoli cittadini si impegna in quella direzione guadagnamo tutti. Quindi daremo questa agevolazione ai commercianti, è un viatico per un cambio di mentalità”.

Riteniamo che a monte vi sia un errore nella valutazione del PEF – dichiara il consigliere Grosso – Avete parlato di costi di discarica di 1 milione 125 mila euro, con una differenziata del 35% in città. Il problema è che il Comune di Imperia ha un contratto con Tra.De.Co. che dice che di tutti i rifiuti indifferenziati, comunque vada, deve pagare il 35% del costo complessivo, in più si pagano le penali. Quindi il Comune deve comunque mettere un 35%, se conteggiate questo lo caricate nelle tasche dei cittadini. L’assessore dice di conteggiarlo prudenzialmento, non caricando su Tra.De.Co il 65% perchè teme che ci sia un ricorso da parte dell’azienda a fronte di alcune inadempienze causate o dal Comune o da altri. Grave responsabilità infatti ce l’ha Chiusanico, Pieve di Teco. Bisogna spostarsi sul principio chi sbaglia paga, non chi inquina paga. Se ci sarà un contenzioso da parte di Tra.De.Co, il Comune farà causa ai comuni che non pagano. Io credo sia un contratto d’appalto sbagliato, ma visto che c’è va rispettato. Il Pef per noi deve essere inferiore, i cittadini non devono pagare gli errori dell’appalto“.

Interviene poi il capogruppo del M5S  Antonio Russo: “Nei primi 4 mesi non si è mai raggiunto il 54%. Per le penali previste si parla di circa 800.000 euro che potrebbero il tutto a oltre 2milioni di euro, come li recuperiamo? Le tariffe applicate ad alcune categorie, come le utenze commerciali non domestiche, se non vogliamo che si ripetano gli errori di dicembre dovremmo dire che quanti rifiuti fai, tanto paghi. Invece no, gli faccio pagare la tariffa per i metri, non tenendo presente della crisi e del numero di coperti che si fanno. Queste persone torneranno da noi sotto il Comune, e io sarò con loro. Perchè caricare su questo settore fondamentale per la nostra città un peso del genere? Visto quanto c’è da pagare c’è in ballo il tenere aperto o chiuso”.

Parliamo del PEF, condivido quello che dice il consigliere Grosso – dichiara il consigliere Fossati – i dati oggettivi sono che il Comune ha delle penali e, esattamente, anche la percentuale dei rifiuti è come dicono nel gruppo Imperia Bene Comune. Si fanno dare più soldi ai cittadini di quanti si dovrebbero dare e il Comune gli chiede di più? Prendiamo poi i costi del servizio Tra.De.Co. ci sono 700.000 euro di più di quanto dice la ditta. Ma non solo lì ci sono diversità anche nelle cifre riportate dal piano dei consulenti. Fate finta di abbassare le tariffe. Se lei mi parla solo di TARI è ovvio che si abbassa, perchè c’è un’altra imposta che abbassa, ma la nuova tassa arriverà. Non prendiamo in giro i cittadini”.

Con la spazzatura non abbiamo un contatore, risulta difficile pagare esattamente per quanto abbiamo pagato – dichiara il consigliere Saluzzoi metodi che abbiamo proposto servono per pagare le tariffe migliori e lo si può fare con il regolamento IUC, per abbassare il totale possiamo attivare la differenziata, il compostaggio…Se si lascia fuori la spazzatura, il servizio di raccolta, sia chiaro, lo pagano i cittadini“.

E’ vero che se tutti fossimo virtuosi e sapessimo come fare la differenziata in modo più preciso ci sarebbero risultati migliori e porteremmo poco in discarica però il piano operativo dei servizi prevede un meccanismo che Tra.De.Co. non ha attuato che è il sistema SIA – interviene il consigliere Poillucci Mi sfugge poi il motivo per cui le attività industriali hanno una diminuzione del 43%, solitamente affidano lo smaltimento a ditte specializzate che pagano per lo smaltimento, cosa che vale anche per carrozzerie e officine, ma perchè per loro consentiamo questo invece alle officine diamo un incredmento dell’80% al 2012? Gli ortofrutta e gli alimentari hanno un delta maggiore“.

La TARI mi sembra molto calibrata – dichiara il consigliere Parodi – creata da persone esperte, le migliori. Il rispetto del “chi inquina paga” porterà dei risultati, si è cercato di pesare gli interessi della popolazione in modo attento, confrontandosi più volte con le associazioni di categoria”.

Non è vero che l’unico modo per risparmiare è la raccolta differenziata, ma sul capitolato d’appalto è vero solo se superiamo il 65% in quel caso abbiamo lo sconto, ma fino al 65% compete alla Tra.De.Co. – sottolinea il consigliere Servalli – E’ inutile, il capitolato di appalto prevede questo”.

Conclude poi l’assessore Abbo: “Passando dal 35 al 65% a carico di Tra.De.Co. è vero, come è vero che ci sono degli inadempimenti da parte dei Comuni. Il fatto che a oggi non ci siamo ancora riusciti perchè la ditta non ce la fa, noi ci stiamo impegnando. Servalli – dichiara poi l’assessore – Attenzione a che messaggio mandiamo, non diciamo che non bisogna fare la differenziata dicendo “tanto paga Tra.de.Co” va fatta la differenziata perchè se non andiamo tutti nella stessa direzione nessuno riuscirà in questo impegno. Remiamo tutti nella nostra direzione“.

La lunga discussione sull’approvazione della pratica per il piano rifiuti finisce con 17 favorevoli, 9 contrari e un astenuto.

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