Si è tenuto oggi, a Imperia, davanti al Tribunale, così come in molte altre città d’Italia, in occasione della giornata della legalità (istituita per ricordare le stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio, nelle quali persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e gli agenti delle loro scorte, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Claudio Traina) il presidio di protesta organizzato dall’associazione “Governo del Popolo“, fondata (nel 2018) e presieduta da Francesco Carbone.
Imperia: “Governo del Popolo”, presidio davanti al Tribunale
Gli attivisti, ordinati, in silenzio, hanno esibito cartelli e distribuito volantini per “pretendere l’effettiva applicazione della legge e della nostra Costituzione”, come si legge sul manifesto della protesta.
“L’Italia è sotto Golpe Giudiziaria dal 1989 – si legge ancora – anno in cui è stato cambiato il codice di procedura penale, con l’introduzione del Mod. 45 (registro degli atti non costituenti notizie di reato, ndr) utilizzato in modo criminale da parte di tanti magistrati per sabotare denunce e processi contro Sistemi Criminali dentro e fuori le istituzioni (cosche, logge, ordini, sette).
Il Popolo Italiano pretende:
- Avvio delle procedure penali di tutte le denunce sabotate (ex art.111 e 112 Costituzione)
- Arresto e punizione di tutti i magistrati che hanno abusato del mod. 45
- Controllo corretto del mod. 45 e applicazione della Legge e della Costituzione affinché nessun altro illecito o reo sia immune alla legge solo perché protetto da magistrati collusi e/o corrotti