Dopo esattamente 7 mesi di stop oggi, lunedì 24 maggio, riaprono finalmente i battenti le palestre di tutta Italia. C’è tanta emozione sia tra i gestori che tra i cittadini che ne facevano uso.
Sono ancora in vigore le regole dello scorso anno, come il distanziamento tra le persone, l‘obbligo della mascherina e l’igienizzazione costante degli attrezzi. Sono ancora off limits le docce.
Le palestre, così come ristoranti e il mondo dello spettacolo e cinema, sono tra le attività che più hanno patito le chiusure disposte dal Governo per contrastare la diffusione del Coronavirus.
I cronisti di ImperiaPost si sono recati presso alcune palestre della città per raccogliere alcune opinioni in merito. Non tutte hanno deciso di aprire già nella giornata di oggi.
Matteo e Luca – Imperia Strenght
“È una grande emozione dopo 7 mesi di chiusura. È una forte emozione riaprire ai nostri atleti, alla gente di Imperia, per ripartire alla grande e tornare più grintosi e più forti di prima”.
Vi aspettavate una gestione diversa o non c’era altra alternativa?
“Abbiamo aspettato di riaprire secondo le norme. Non potevamo fare altro. Speravamo di fare il prima possibile, ma dobbiamo stare alle regole. Va bene così”.
Rimane la paura della richiusura?
“Con il processo dei vaccini si spera che comunque si andrà sempre verso il meglio. Speriamo lo stop dell’anno scorso si estingua”.
I primi clienti?
“Si sono presentati questa mattina alle 10, abbiamo iniziato con le attività. La classe di powerlifting, il nostro sport. Squat, panche e stacco da terra.
Sono tutti contenti della riapertura e di tornare a fare palestra”.
Giorgio – Welness Evolution
“È una bella emozione, speriamo non ci si debba fermare di nuovo e che si riparta una volta per tutte. Sarebbe davvero drammatico”.
Secondo voi si è aspettato sin troppo?
“Secondo noi non si è aspettato sin troppo. Siamo gli unici, insieme ad altri duo o tre settori, che l’hanno pagata veramente cara”.
Come avete vissuto questi mesi?
“È stata dura, abbiamo lavorato online e all’esterno. Speriamo di ripartire come si deve”.
Quali sono le norme che non vedete l’ora si potranno togliere?
“Le distanze ci limitano abbastanza, però quelle è giusto che ci siano. Sono regole giuste. La mascherina è giusto tenerla.
Speriamo di poter tornare presto ad utilizzare le docce (secondo quanto emerso successivamente nella giornata di oggi, il nuovo protocollo potrebbe prevedere il via libera all’utilizzo delle docce, ndr), soprattutto per chi viene in pausa pranzo dover tornare al lavoro non è semplicissimo.
La sera non è un grosso problema perchè comunque la gente va a casa. La sanificazione degli attrezzi è giusta, c’era già prima e ci sarà anche dopo, l’igiene è importante sempre. Ci sono regole che è giusto rimangano”.
Gigi – Gymnic Club
Com’è riaprire dopo tanti mesi?
“È emozionante, speriamo non ci chiudano più. Sono stati molto lunghi questi 7 mesi di chiusura, tutto il settore ne hai risentito, non soltanto gli operatori ma anche la gente comune che si allena.
Ci sono state anche situazioni di disagio, persone che hanno perso un po’ la loro forma non soltanto fisica ma anche mentale, depressione e quant’altro“.
Cosa hanno detto i primi clienti rientrati oggi?
“Sono contenti di essere tornati. C’è stato un ritorno affettuoso, è stato toccante”.
Queste chiusure provocheranno una diminuzione delle presenze in palestra?
“Tante persone si sono un po’ adattate. Si sono fatte la palestrina in casa o si sono date ad altre attività sportive. Il ritorno non sarà immediato, sicuramente sarà graduale. Secondo noi ci vorrà almeno tutta l’estate.
Riaprire a giugno, il periodo estivo è dove almeno il 40% degli utenti molla. Non si allena più perchè fa caldo, si va al mare o in vacanza.
Riaprire a giugno è il periodo peggiore. Noi ci speriamo, faremo di tutto per far tornare i ragazzi in palestra”.
Ci sono tante norme da rispettare, quali sono le più difficili da attuare?
“Sono le stesse dello scorso anno. Non si possono usare le docce (secondo quanto emerso successivamente nella giornata di oggi, il nuovo protocollo potrebbe prevedere il via libera all’utilizzo delle docce, ndr),, bisogna tenere la mascherina, ma la si può togliere durante l’esercizio. Bisogna disinfettare tutto ciò che si tocca.
Abbiamo adottato un’altra piccola accortezza, facciamo indossare i calzari di plastica”.
C’è la paura di richiudere nuovamente?
“Terremo duro lo stesso, come abbiamo fatto in precedenza. Non molleremo mai”.
Osvaldo di Studio Idem
“Siamo chiusi da sette mesi. Oggi è il 24 di maggio e siamo rimasti chiusi esattamente dallo scorso 24 di ottobre.
Per fortuna siamo sul nostro posto di lavoro, possiamo seguire le persone all’interno dello studio.
In questi 7 mesi ci siamo adattati assieme a Loredana e Graziella facendo lezioni online, che sono tanto di moda. Anche andando a casa delle persone o all’esterno.
Ci sono le distanze, i gel, c’è un apparecchio per sanificare gli ambienti. Teniamo sempre aperte le finestre.
Collaboriamo con un nutrizionista e anche con una psicologa, che ci da una mano a livello emotivo. Ci sono persone che hanno bisogno di questo”.
Quali sono le restrizioni che avete dovuto applicare?
“Sono rimasti gli stessi dell’anno scorso, come la distanza tra noi e i clienti. Anche nello spogliatoio facciamo entrare il nostro cliente, che comunque viene già cambiato. Gli diamo la possibilità di mettere le scarpe nel suo armadietto.
Vengono sempre dati i dispositivi per poter igienizzare l’attrezzatura che usano. All’interno dello spogliatoio c’è solo quella persona.
Vengono sanificati più volte al giorno i locali. È cambiato semplicemente che non si possono usare ancora le docce. Ci è stato vietato a prescindere. Speriamo poi cambino nel tempo”.
C’è la paura di una futura richiusura?
“Noi ci auguriamo che questa sia stata l’ultima chiusura definitiva. È stato un colpo un po’ importante per tutto il nostro ambiente. Ci auguriamo sia l’ultima.
Si spera che con i vaccini e le sicurezze che stiamo prendendo, si torni ad una situazione normale per tutti.
Le persone hanno bisogno di tornare a stare bene e prendersi cura di se stessi. Anche a livello emotivo è stato un colpo per tutti quanti.
Ci auguriamo sia l’ultima volta e che da giugno si continui a lavorare tranquillamente anche durante l’inverno”.