“Perché l’amministrazione non si è attivata, nonostante le richieste della casa famiglia Pollicino (da ultimo quella dello scorso giugno) al fine di evitare che una realtà che è un vanto per tutta la comunità e che ogni giorno dona alla comunità stessa un importante contributo di valore sociale, fosse costretta ad abbandonare i locali comunali per trasferirsi in uno spazio privato, con aggravio di costi e sforzi aggiuntivi che tale trasferimento ha comportato?”.
Questa la richiesta di chiarimento rivolta all’amministrazione dal capogruppo consiliare di “Imperia di Tutti, Imperia per Tutti” Roberto Saluzzo, tramite un’interrogazione che sarà discussa nel corso del Consiglio Comunale in programma per oggi, giovedì 27 maggio.
Casa Pollicino, dopo 18 anni, ha dovuto dire addio alla struttura comunale di Sant’Agata, per via della mancata messa in sicurezza, da parte del Comune, del giardino che la circonda, trasferendosi in una proprietà privata, nonostante i ripetuti appelli dell’associazione.
Imperia: Casa Pollicino, question time di Imperia di Tutti
“Considerati gli ultimi avvenimenti relativi ai danneggiamenti di alcuni locali delle ex scuole di frazione Sant’Agata vengono stimolate alcune riflessioni.
La storia recente di tale struttura, patrimonio comunale, è legata a quella di Casa Famiglia Pollicino. Casa Famiglia ha fruito di tali spazi, per circa 18 anni e fino a pochi mesi fa, quando, per motivazioni che intendiamo approfondire, ha lasciato tale sede per trasferirsi altrove.
Ci risulta che negli anni trascorsi all’interno della ex scuola di Sant’Agata, Casa Famiglia Pollicino ha apportato notevoli migliorie alla stessa, attivandosi per la ristrutturazione dei locali di suo utilizzo e garantendo comunque un presidio costante della struttura intera. Da evidenziare l’importanza dell’attività sociale svolta dalla Casa Famiglia che, in questi anni, ha dato un imprescindibile contributo a migliorare il futuro di numerosi bambini e di famiglie, un vanto per tutta la comunità di Imperia. Non va trascurato nemmeno il ruolo della Casa Famiglia all’interno del borgo di Sant’Agata di cui ormai era parte integrante e riferimento sociale. Siamo a conoscenza che la necessità di trasferirsi da Parte della Casa Famiglia non sia scaturita da una volontà iniziale della stessa, ma che non si sia riusciti a trovare un accordo con questa l’amministrazione.
Chiediamo all’ amministrazione di Imperia: Perché l’amministrazione non si è attivata, nonostante le richieste della casa famiglia Pollicino (da ultimo quella dello scorso giugno) al fine di evitare che una realtà che è un vanto per tutta la comunità e che ogni giorno dona alla comunità stessa un importante contributo di valore sociale, fosse costretta ad abbandonare i locali comunali per trasferirsi in uno spazio privato, con aggravio di costi e sforzi aggiuntivi che tale trasferimento ha comportato?
Perché l’amministrazione non ha valutato la ricaduta di un trasferimento anche sul tessuto locale di Sant’ Agata, causandone un impoverimento, la perdita di una realtà integrata e di riferimento e di presidio per il borgo? Atteso che ad oggi la struttura delle ex scuole di Sant’Agata è in progressivo degrado, risultando di fatto in stato di abbandono tanto da essere obiettivo di atti vandalici che avvengono indisturbati essendo venuto a mancare un presidio costante, per quale motivo si è deciso, dopo il trasferimento di Casa Famiglia, di lasciare abbandonata la struttura ,rinunciando tra l’altro ad un canone di affitto garantito che ora è venuto a mancare, causando in questo modo un doppio depauperamento delle casse comunali?”.