Il Partito Democratico della città di Imperia interviene, tramite una nota stampa, in merito alla mozione antifascista.
Il consiglio comunale, ieri, 27 maggio, ha bocciato la mozione presentata dal PD e dal consigliere Fabrizio Risso.
Imperia: no del consiglio a iscrizione Comune a anagrafe antifascista. Parla il Partito Democratico
“Ci sono cose che non hanno prezzo… e no, non continua come immaginereste, non è una nota pubblicità. È una meno nota patologia. In questo caso la “cosa” che non ha prezzo è la Dignità. E la dignità ci impone che il fascismo appartenga ad un passato che non solo non rimpiangiamo, ma che vogliamo chiaramente relegare sotto l’etichetta della peggiore negatività. E non ci sono ma e però che tengano. È cosi. Del resto la Costituzione (XII disposizione finale) e la legge Scelba del ’52 parlano chiaro.
Se pertanto in un Consiglio Comunale si tergiversa pilatescamente nel non voler accettare una proposta che nulla ha di ideologico, ma che nasce esclusivamente da un cammino, vivaddio, di Democrazia, non ci sono scuse, non ci si venga a dire che è solo un fatto formale.
È solo mancanza di Dignità. Oltre che mancanza di senso civico. Oggi più che mai, in un momento in cui le difficoltà pratiche e contingenti sembrano a volte oscurare la chiarezza dei percorsi da seguire, l’introduzione dell’anagrafe antifascista non è questione di poco conto, non è questione di secondaria importanza, ma è il richiamo, preciso, chiaro, inequivocabile a quei principi sui quali è nata l’Italia repubblicana e democratica.
Se ad una proposta del genere si risponde con mezze parole che significano pieni rifiuti, con ammiccamenti oscuri, con la scusa di un benaltrismo di cui ci siamo francamente stufati, significa solo una cosa: che in quel Consiglio che rappresenta una delle vittorie dell’Italia antifascista e repubblicana, alcuni siedono senza avere piena consapevolezza della valenza di quel ruolo e di quella funzione”.