23 Dicembre 2024 16:37

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Imperia: la Brigata Girasole cerca uno spazio pubblico. L’appello alle istituzioni, “Aiutiamo 120 famiglie con generi alimentari e senza una nuova sede non riusciamo ad andare avanti” / Foto e Video

In breve: I volontari si sono incontrati questa mattina davanti all'ex piscina comunale, scelta quale uno dei luoghi simbolo di abbandono, che potrebbero essere invece sfruttati per uno scopo sociale

La Brigata Girasole è una realtà nata dalla creazione di una rete fra associazioni di volontariato di Imperia, che si sono unite per far fronte alle emergenze sociali connesse alla pandemia. Orai volontari cercano una sede in modo non oneroso, messa a disposizione dal pubblico, sfruttando zone abbandonate. Per questo i volontari si sono incontrati questa mattina davanti all’ex piscina comunale, scelta quale uno dei luoghi simbolo di abbandono, che potrebbero essere invece sfruttati per uno scopo sociale.

“Sfruttare uno spazio in abbandono come la sede dell’ex piscina comunale”

Spiegano Sara ed Elisa, due componenti della Brigata Girasole: “Noi è da oltre un anno che distribuiamo pacchi alimentari con generi di prima necessità per persone che ne hanno bisogno. L’iniziativa è nata in rete fra associazioni con l’emergenza legata al lockdown, per aiutare chi non ce la faceva, chi è in difficoltà. Pensavano all’inizio che fosse un cosa temporanea e sarebbe passata, ma l’emergenza continua e oggi aiutiamo circa 120 famiglie e non sono poche. Crediamo che la nostra attività sia importante e sociale per aiutare la nostra comunità, ma ora abbiano necessità diverse, per che le nostre associazioni e i nostri circoli stanno per fortuna riprendendo la loro attività e non è più funzionale fare questa attività nelle nostre sedi. Serve una sede a parte, anche per costruire un qualcosa di diverso. Abbiamo bisogno di uno spazio e facciamo un appello alle istituzioni, perché ci concedano l’utilizzo di uno spazio pubblico. Siamo tutti volontari e non abbiamo la possibilità di pagare un affitto. Abbiamo bisogno di uno spazio per continuare questa attività. Questa (la vecchia sede della piscina comunale, oggi abbandonata ndr) è una delle tante aree dismesse e inutilizzate e abbiamo preso questo come esempio per convincere le autorità, perché ci aiutino in quanto le associazioni di volontariato sociale non possono pagare l’affitto. Anche perché con il Covid si sono precluse le attività di autofinanziamento per portare avanti queste realtà ed ora è necessario trovare degli spazi pubblici per portare avanti ancora questo tipo di attività dal basso. Ci deve aiutare il pubblico, perché è per il pubblico che facciamo questo tipo di attività”.

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