24 Dicembre 2024 04:11

24 Dicembre 2024 04:11

LA SHARING ECONOMY SBARCA IN ITALIA COMPLICE LA CRISI ECONOMICA.

In breve: E' così che si sono fatte largo nuove modalità di consumo che solo una minoranza degli intervistati considera destinate a restare fenomeni di nicchia

Sharing economy
Dal bike sharing al co-working. La ‘sharing economy’ si fa strada anche in Italia. Lo rileva la ricerca di Ipsos commissionata da Airbnb e BlaBlaCar, dedicata al fenomeno dell’economia della condivisione nel nostro Paese. Il 75% degli intervistati ha sentito parlare di sharing economy e, tra coloro che conoscono questo fenomeno, il 67% lo identifica con beni e servizi (ride sharing, condivisione della propria casa, bike sharing, ecc.), mentre il 21% lo associa a un vantaggio economico.

L’immagine della sharing economy è positiva presso la maggior parte degli intervistati, con il 31% interessato a utilizzarla, un 11% che si dichiara già utilizzatore e solo il 27% che si è invece dimostrato negativamente orientato verso il fenomeno. Complice anche la crisi economica che ha spinto l’86% del campione intervistato a modificare le proprie abitudini di consumo e 2 rispondenti su 3 a ridimensionare le spese.

E’ così che si sono fatte largo nuove modalità di consumo che solo una minoranza degli intervistati considera destinate a restare fenomeni di nicchia: il 57% del campione prevede infatti una forte diffusione del ride sharing, il 47% ritiene che l’house sharing crescerà nel prossimo futuro, mentre i settori che sembrano avere maggiori potenzialità sono il co-working e il car sharing, citati rispettivamente dal 61% e dal 53% degli intervistati. Secondo il 38% degli intervistati, convenienza e risparmio sono due elementi chiave della sharing economy, il 26% la associa alla sostenibilità ambientale mentre per il 22% rappresenta un’innovazione.

Per quanto riguarda Airbnb: l’89% degli intervistati considera il vantaggio economico uno degli aspetti principali che determinano la scelta di un alloggio, il 62% valuta la qualità del servizio e il 58% basa la propria decisione sul passaparola e sulla presenza di immagini positive; il 4% conosce e ha visitato la piattaforma, il 64% non la conosceva o non ne ha ancora avuto bisogno ma la prenderebbe in considerazione, il 27% non ha mai visitato la piattaforma perché non interessato o per mancanza di fiducia. Per il 66% che conosce il servizio, i punti di forza sono l’avventura, la cultura del posto, l’originalità degli alloggi; per il 63% è vantaggioso economicamente.

Il 46% degli intervistati conosce o ha già sentito parlare di BlaBlaCar: la piattaforma di ridesharing si colloca così in testa alla classifica dei brand più noti della mobilità condivisa in Italia. Tra chi non lo conosce, solo il 29% si dichiara non interessato al servizio. Più favorevoli alla condivisione dell’auto i giovani, soprattutto i 18-24enni, e i residenti al Centro e al Sud. Non a caso tratte come Roma-Bari sono ormai tra le più popolari su BlaBlaCar, con una partenza ogni pochi minuti.

Fonte: Adnkronos

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