Polemica a Sanremo per la scritta “Nessuno è straniero”, realizzata in via Salvo D’Acquisto da Le Sardine, in collaborazione con il Pd, l’Anpi, la Cgil e il patrocinio del Comune. Sull’iniziativa insorge Fratelli d’Italia che contesta all’Amministrazione sanremese di aver sostenuto una manifestazione “di parte“, “a favore dello jus soli“ . L’artista che ha realizzato la scritta, Claudio Mastrantuono, difende l’idea e parla di un “brutto esempio di politichetta“.
F.d’I.: “Iniziativa partita di parte. Comune schierato senza preventivo mandato del Consiglio comunale”
Sottolinea Fabrizio Cravero, portavoce di Fratelli d’Italia: “Il 2 giugno è la Festa della Repubblica. La Repubblica è la casa di tutti i cittadini, la Repubblica non è di parte. Il Comune di Sanremo è la casa di tutti i cittadini sanremesi e non è di parte. Il 2 giugno 2021, il Comune di Sanremo ha rinunciato a questa sua prerogativa, concedendo il patrocinio ad una iniziativa partitica (PD) e di un movimento chiaramente schierato politicamente a sinistra (sardine ponentine), affinché una pubblica via, fosse dipinta con la scritta NESSUNO E’ STRANIERO. Al di là della condivisione del messaggio, dai molteplici significati e dalle plurime interpretazioni, non sfugge a nessuno che in questo preciso momento storico, sia una scritta a favore della proposta di legge sullo ius soli, su cui il dibattito nel paese è fermamente acceso. E quindi perché il Comune si è schierato, senza un preventivo mandato del Consiglio comunale, a favore di un partito e di un messaggio politico così forte? Perché il suolo pubblico è stato utilizzato per l’idea di una parte”?
La replica: “Le Sardine non esistono, esistono le persone. Politichetta. La classe politica faccia il suo lavoro decentemente”
Sulla vicenda sanremese interviene Claudio Mastrantuono, l’artista di strada che ha realizzato la scritta ed esponente delle 6000 Sardine Ponentine. Che dice: “Sono curiosi e deprimenti i meccanismi pavloviani che si scatenano quando si intende a dare voce ed espressione a quei “corpi intermedi” che rappresentano un giacimento prezioso di energie morali. Le sole che ci rimangono per rivitalizzare davvero la Politica (con la P maiuscola) del paese. Io sono Claudio Mastrantuono e sono stato autorizzato dagli Uffici Comunali in qualità di “artista di strada” perché le Sardine non esistono. Le Sardine non hanno una struttura, non sono associazione, non hanno cariche o ruoli, non hanno uno statuto, ma come dice il nostro Manifesto Valoriale “Le Sardine non esistono, esistono le persone”. Da quand’è che non sentivo di mettere al centro la persona! In un sistema di valori dove si è a difesa della Costituzione e di una politica in grado di raggiungere compromessi senza compromettersi, fatta di confronti onesti, informati, competenti, educati, e ragionevoli sulle vere questioni che preoccupano tutte le persone e chiunque agisca in maniera democraticamente attiva è funzionalmente una Sardina. Dunque aderendo al Manifesto ed essendo una persona, io sono una Sardina. In merito alla querelle nata sulla nostra iniziativa “Nessuno è straniero” organizzata con l’ANPI di Sanremo, non intendo parteciparvi. Ci siamo definiti “corpo intermedio” perchè quando funzionavano i corpi intermedi i cittadini si sentivano protagonisti, non solo voti. Prendevano iniziative, venivano considerati importanti.
Prosegue Mastrantuono: “Dell’iniziativa “Nessuno è straniero” abbiamo scritto tutto nel nostro comunicato ufficiale. Capisco che non siamo bravi nei comunicati stampa e scriviamo troppo, ma nel testo c’è scritto tutto per evitare strumentalizzazioni e ambiguità. Abbiamo sempre scritto: “Le 6000 Sardine Ponentine e la sezione di Sanremo G. Cristiano Pesavento dell’Anpi, con la collaborazione del Partito Democratico di Sanremo e il patrocinio del Comune di Sanremo e della Cgil Imperia, invitano la cittadinanza ad eseguire un’installazione provvisoria pubblica, finanziata nei mesi scorsi, tramite una raccolta fondi pubblica: scrivere “Nessuno è straniero” presso via Salvo D’Acquisto a Sanremo.” Il Partito Democratico ha contribuito a questa nostra raccolta fondi pubblica e mi ha aiutato nel ginepraio burocratico per eseguire correttamente la richiesta. Ci spiace veramente che rimane poco della nostra iniziativa, vera e genuina espressione di persone normali, poiché ieri c’erano famiglie intere, ragazzi, adulti e anziani, senza bandiere di partito, tutti per produrre “una cosa buona per tutti” e farlo in un quadro democratico. Uscire dalla logica dell’individualismo narcisistico, fluire dalla logica della diffidenza e del sospetto, del senso di esclusione e della contrapposizione. E soprattutto dedicare questa scritta a due giovani vite, a due ragazzi che si sono lasciati vincere dalle grandi difficoltà della loro quotidianità, ci sta facendo particolarmente male tante maldicenze e cattiverie che si scrivono in queste ore. Davvero brutto esempio di politichetta che interessa a pochi, ma fa male a molti. In particolar modo alle famiglie che hanno patito quella tragedia, perché a noi non importa affatto che un ragazzo fosse migrante e una ragazza fosse italiana di Riva Ligure. Chiedo e pretendo che a queste famiglie vengano rivolte ufficiali scuse”.
Conclude Claudio Mastrantuono: “Chiediamo a tutta la classe politica di fare il suo lavoro decentemente, per migliorare il presente e progettare il futuro. Futuro che appartiene a tutti, sia quelli di sinistra e sia quelli di destra. Che si sia arrivati a questo punto indica quanto sia malata la politica. Appare allora esigenza principale riconoscere l’”altro” nella sua singolarità specifica, riconoscerne la dignità, il valore umano inestimabile, accettarne la libertà. Riconoscere l’altro nella sua diversità caratteriale, differenza di sesso, di età, di religione, di cultura. Significa quindi ammetterlo, desiderare di fargli posto vicino a noi e quindi accettarlo per quello che è…perchè Nessuno è straniero! Infine abbiamo scelto di presentare la scritta il 2 giugno, festa che ricorda i 75 anni dalla nascita della Repubblica, nata da un notevole e nobile compromesso, ma corroso dalla mancanza di credibilità, da un senso di cittadinanza mai compiuto e da innumerevoli problemi. Anche oggi i giovani si trovano nell’epicentro del problema e vivono le conseguenze di tempi difficilissimi. Importa poco a loro se siamo arrivati alla seconda, terza o quarta Repubblica, basta che non sia un nuovo travestimento di vecchi problemi”.