IMPERIA – Seris, uno spiraglio all’orizzonte? Si è tenuta questo pomeriggio presso la società operaia di via Carducci la riunione convocata dai dipendenti, dalle sigle sindacali e dal gruppo consiliare “Imperia Bene Comune” sulla vicenda relativa al servizio di refezione scolastica alla vigilia del consiglio comunale che avrebbe dovuto decretare ufficialmente l’esternalizzazione (privatizzazione) del servizio. Il condizionale è d’obbligo in quanto l’amministrazione comunale per bocca del sindaco Carlo Capacci che ha presenziato alla riunione accompagnato dagli assessori Fabrizio Risso e Guido Abbo ha fatto intendere che il comune potrebbe pensare di tornare sui suoi passi e ritirare provvisoriamente la pratica in attesa di un maggiore approfondimento. Presenti, oltre ai lavoratori, anche il capogruppo di “Imperia Riparte” Giuseppe Fossati, Gianfranco Grosso e Mauro Servalli di “Imperia Bene Comune” e il dirigente dei servizi sociali del comune di Imperia Sonia Grassi.
CRISTINA COSENTINO CGIL
“Siamo consci che non si risolve tutto oggi pomeriggio, ma speriamo che nell’eventualità si possa trovare una soluzione alternativa. Lo chiediamo perchè allo stato attuale non ci sono certezze matematiche di mantenimento del livello occupazionale nè in un modo nè nell’altro. Si dovrebbe fare un nuovo bando di gara, ma si parla anche di fortuna per vedere cosa offre” spiega Cristina Cosentino della Cigl.
CRISTINA COSENTINO CGIL
“Fino alla fine del 2013 c’è stata una progressiva e complessiva riduzione delle ore di lavoro. Da 1463 ore tra cuochi e aiuto cuochi a 1151 nel 2014. Riduzione in parte necessaria per contenere il livello occupazionale per le indicazioni date dal Comune e in parte perchè sono state chiuse delle cucine. Complessivamente è un numero non da poco, sono circa 300 ore a settimana dal 2008 a oggi. E sono ore di lavoro in meno, una riduzione forte di reddito. Se a questo aggiungiamo che la recente legge di stabilità è stato esteso l’obbligo di contenere i costi contrattuali anche alle partecipate, la situazione economica dei lavoratori che non hanno certezza della loro conferma lavorativa è preoccupante. So che i tempi sono stati stretti, ma l’articolo 4 della legge 89 dà ampio spazio anche alle società partecipate per essere assunte al di là dei vincoli esisiti fino a giugno. Io chiedo alle parte politiche di ragionare oltre al fatto di non avere più l’obbligo di esternalizzare” conclude la Cosentino.
NICO ZANCHI CISL
“Vorrei solo rimarcare il fatto che se siamo qui c’è stata una decisione dell’amministrazione che ci ha messo in condizione di arrivare davanti a una scelta e noi facciamo un ragionamento sindaacale – spiega Nico Zanchi della CISL – il servizio c’è sempre stato e a noi i posti di lavoro attuali interessano chiaramente tantissimo. I posti di lavoro sono strettamente correlati con la qualità di ciò che si fa”
GIANFRANCO GROSSO SULLA PRIVATIZZAZIONE
“Questa riunione nasce per volontà dei sindacati a seguito dell’incontro che il Comune ha voluto fare con i lavoratori della Seris – spiega Gianfranco Grosso, capogruppo di Imperia Bene Comune – Io vorrei chiarire una cosa in maniera netta. Si può parlare di lavoro, di efficienza della società e non lo si fa a livello politico. A fronte di una normativa che sembrava condannare le società partecipate pubbliche la legge di stabilità ha aperto dei varchi. La normativa è confusa, però le aperture ci sono state. C’è stata quindi un’apertura che permette di ragionare per andare a verificare se Seris può restare. L’Amminsitrazione da gennaio ad oggi ha sempre portato avanti il discorso. Io credo che se si fosse passato più tempo ad affrontare il problema di come risolvere in modo giuridico ed economico la problematica di Seris oggi avremmo aggiunto un punto un po’ più chiaro. Noi vogliamo che l’Amministrazione si confronti e non si nasconda dietro al “non si può fare”. Ci deve essere un dibattito aperto, sereno e chiaro. Chiedo al Sindaco Capacci di ritirare la pratica relativa alla delibera per la privatizzazione del servizio di refezione scolastica per valutare tutto insieme fino al 2 dicembre 2014 se sia possibile perseguire una strada alternativa all’esternalizzazione”.
GIANFRANCO GROSSO PROPONE L’AZIENDA SPECIALE
“Proponiamo la creazione di un’azienda speciale basata sulla dieta mediterranea che insegni anche a mangiare ai nostri ragazzi”.
CARLO CAPACCI
Risponde così il Sindaco Capacci: “Noi ci siamo visti con tutti i capigruppo il 12 febbraio per condividere questa scelta di un certo impatto sia sul servizio di somministrazione presso le scuole sia sui livelli occupazionali. Non sono d’accordo che si sono fatte scelte politiche, se fosse così non avremmo previsto un capitolato che prevede che restino le cucine e quant’altro. Noi abbiamo fatto la scelta per salvaguardare il più possibile i posti di lavoro inserendo appunto il mantenimento di tutti i punti cucina. Questo comporta un costo più alto che sarà a carico del Comune. Un appalto privato con le cucine chissà dove che porta il mangiare sul furgone costerebbe molto meno, ma noi questo non lo faremo. Il Comune in questo appalto metterà dei soldi in più per far sì che rimangano le cucine in funzione dei posti di lavoro attualmente esistenti. Poi che il quadro normativo sia confuso, concordo con Grosso, esistono diverse interpretazioni è vero, ma non abbiamo fatto una scelta politica in senso stretto. E’ stata una scelta dovuta dal regolamento. Perché non cambiamo strada ora che le norme sembrano essere cambiate? Siamo un’amministrazione dinamica, che pensa sempre, valuteremo”.
FABRIZIO RISSO
Interviene poi l’assessore Risso: “Riprendo il discorso del Sindaco. Questa amministrazione ha dovuto affrontare tante problematiche come quella della Seris. Abbiamo avuto modo di parlarne e di confrontarci, è chiaro che abbiamo intenzione di cercare di risolvere questi problemi e la nostra preoccupazione è quella di garantire il servizio di refezione scolastica e di mantenere il livello occupazionale”.
GIUSEPPE FOSSATI
“Ho sentito l’intervento del Sindaco e dell’assessore e sono perplesso. Io ho sempre pensato fosse una scelta politica, ma se non è così è economica. Allora ragioniamo, perchè farlo? E’ una scelta politica che viene dal lontano è dal 2011 che si cerca di esternalizzare questo servizio. La giunta Strescina ci aveva provato, ma poi si è bloccato tutto – dichiara il consigliere Fossati – la politica deve fare delle scelte. Se si può non si privatizzi, noi abbiamo fatto una mozione così, si faccia allora una scelta politica e domani si ritiri la pratica”. Si scatenano gli applausi da parte dei rappresentanti della Seris, soddisfatti dalla richiesta del capogruppo di Imperia Riparte che continua: “Ci sono tre opzioni e ve le ha dette anche il vostro consulente. Se fate una scelta politica di privatizzare lo capisco, non sono d’accordo, ma lo capisco. Se siete disponibili invece a spendere di più sulla refezione scolastica tanto meglio”
AVVOCATO DEI DIPENDENTI SERIS ACQUARONE
“Vorrei fare un brevissimo intervento, non si può interferire nelle decisioni politiche che spettano al consiglio comunale ma non si può non rimarcare il fatto che esiste la posizione dei lavoratori che hanno sempre lavorato bene e diligentemente. Oggi qui è emerso un fatto importante, c’è una complessità di problemi e di questioni fresche. A fronte di questa complessità e di questa non chiarezza di situazioni una scelta così importante per la città come l’esternalizzazione va approfondita. Dal nostro punto di vista riteniamo che ci debba essere consentito un intervento di confronto. Chiediamo un rinvio di questa decisione che deve essere ponderata. Vogliamo essere sentiti e non ho ancora sentito in tutta questa complessa riunione non ho visto nessun rappresentante dei genitori che dovrebbero essere sentiti se si vuole rispettare la democraticità di questa vicenda“.