Si è chiuso con l’assoluzione il processo che vedeva sul banco degli imputati tre imperiesi, Maurizio Rittore, Claudio Sparago e Ombretta Rossi, accusati di falso per alcune presunte truffe assicurative.
Imperia: assicurazioni, tre assoluzioni in Tribunale
Secondo l’accusa il contestato sistema truffaldino, con vittima la “Vittoria Assicurazioni di Imperia”, prevedeva l’utilizzo di intestatari fittizi, come cooperative e consorzi, con sede nel nord Italia, o la creazione di storie anagrafiche inesistenti per far risultare la residenza dei proprietari dei mezzi, in realtà residenti in Campania, a Imperia, dove la polizze costavano meno.
Nel mirino degli inquirenti 31 polizze, tutte riconducibili a veicoli i cui proprietari risiedevano a Napoli, Casoria, Giuliano e altre città campane. Alla compagnia assicurativa vittima della truffa, per cui lavoravano Claudio Sparago (agente generale) e Ombretta Rossi (impiegata), risultavano undici polizze intestate a una cooperativa di Cuneo e sei ad un consorzio di Novara. Le restanti, erano intestate a soggetti inesistenti o residenti in località diverse da quella reale, ovvero nel napoletano. L’importo totale della presunta truffa ammontava, secondo la Procura, a circa 20 mila euro.
Nel corso del dibattimento è emersa l’autenticità delle polizza assicurative (compilate con documenti falsificati da soggetti terzi), da qui l’assoluzione di Claudio Sparago e Ombretta Rossi, per non aver commesso il fatto. Lo stesso Pubblico Ministero aveva chiesto l’assoluzione, ritendo Sparago e Rossi parte lesa nel procedimento. Per quanto concerne Maurizio Rittore, l’assoluzione è arrivata per mancanza di prove. Il Pm aveva chiesto la condanna a 1 anno e 3 mesi.