IMPERIA – Francesco Bellavista Caltagirone, ex patron dell’Acquamare srl (in regime di concordato preventivo), società proprietaria del 33% delle quote azionarie della Porto di Imperia Spa e incaricata della realizzazione del porto turistico di Imperia, non si è arreso al fallimento e con una lettera recapitata alla Porto di Imperia spa in data 16 giugno 2014 (a fallimento già decretato) ha preso l’impegno di versare nelle casse della società un importo pari a 3 milioni di euro. Caltagirone aveva già espresso la propria volontà il 19 maggio, il giorno precedente alla dichiarazione di fallimento.
Lo si apprende dal testo del reclamo presentato dalla Porto di Imperia SPA e dai soci Acquamare e Imperia Sviluppo contro il fallimento. Non è la prima volta che Caltagirone in persona decide di intervenire a sostegno della società. Era già successo nel novembre scorso, quando, sempre per scongiurare l’ipotesi di fallimento, la famiglia dell’imprenditore romano versò 2 milioni di euro, versamento che finì poi anche nel mirino della Procura della Repubblica di Imperia.
Il fallimento della società Porto di Imperia SPA, lo ricordiamo, ha portato all’apertura di un’inchiesta per bancarotta che vede tra gli indagati svariati ex amministratori della società incaricata della gestione del porto, tra cui anche lo stesso Caltagirone, imputato, allo stato attuale nei processi per truffa ai danni dello Stato e per truffa ai danni dei titolari dei posti barca, entrambi legati al porto turistico di Imperia.