23 Novembre 2024 05:29

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23 Novembre 2024 05:29

Imperia, “Me, myself & I = We”: alla Galleria Rondò la mostra degli studenti del Liceo Artistico. “Ecco cos’è per noi l’identità”/Foto e Video

In breve: La mostra ME, MYSELF & I = [WE] è il risultato di un progetto didattico sviluppato attorno ad una riflessione sul sé attraverso il tema dell’autoritratto fotografico, che ha coinvolto alcuni studenti del Liceo Artistico Statale di Imperia.

È stata inaugurata nel primo pomeriggio di oggi, martedì 8 giugno, presso la Galleria Rondò di Imperia, la mostra “ME, MYSELF & I = [WE]”, curata degli studenti del Liceo Artistico.

L’esposizione, composta da oltre 150 immagini e una proiezione video, sarà visitabile da martedì 8 a mercoledì 16 giugno 2021, dalle ore14.30 alle ore 17.30 nei giorni feriali – sabato (apertura dalle 10 alle 13) – domenica (chiuso). È disponibile anche in modo virtuale su una pagina Instagram appositamente dedicata: clicca qui.

“Me, myself & I = We”: Inaugurata la mostra degli studenti del Liceo Artistico

La mostra ME, MYSELF & I = [WE] è il risultato di un progetto didattico sviluppato attorno ad una riflessione sul sé attraverso il tema dell’autoritratto fotografico, che ha coinvolto alcuni studenti del Liceo Artistico Statale di Imperia.

Sulla base degli spunti suggeriti dalle lezioni teoriche, agli studenti è stato richiesto di indagare il concetto di identità nella società contemporanea, in rapporto al loro uso e consumo dei social network più utilizzati, Instagram su tutti. Gli esiti sono confluiti in un progetto fotografico autonomo che ha dato vita alla mostra.

A partire da esempi ad hoc, tratti dalla storia della fotografia e dell’arte, sono stati evidenziati alcuni modi espressivi del mezzo fotografico che hanno toccato non solo l’arte “alta” museale, ma che hanno avuto una diffusione anche a livello popolare (dalla musica, alla moda, al cinema fino al videoclip e ai social media). Le connessioni implicite tra esperienze artistiche “alte”, “basse” e popolari hanno favorito una maggiore consapevolezza critica negli studenti e hanno fornito spunti di riflessione teorica per una lettura dell’immagine intesa in modo trasversale e diffusa.

Agli studenti è stato chiesto di riflettere sull’utilizzo della fotografia come illusione (fotografia come fuga dalla realtà), presentazione (fotografia come strumento voyeuristico e/o di documentazione) e narrazione o anti-narrazione (fotografia come accumulo di memoria).

Il tema dell’autoritratto è stato sviluppato in modo libero dagli studenti che hanno avuto la possibilità di raccontarsi anche attraverso “oggetti d’affezione”. Tutte le foto prodotte sono state realizzate con smartphone o con il mezzo che gli alunni hanno ritenuto più opportuno. Non è stato richiesto che le immagini fossero delle “belle immagini”, ma si è promossa una riflessione tra modo di fotografare/significato veicolato dall’estetica della fotografia.

L’intervista Beatrice Piantanida, tra le curatrici del progetto

“La mostra nasce dalla volontà di realizzare un progetto fotografico che potesse far riflettere gli studenti intorno al concetto di se e sull’identità, in un periodo un po’ complesso come quello che stiamo attraversando.

Sono state fatte delle lezioni teoriche, in cui sono stati esaminati i nodi concettuali della storia della fotografia, a partire dalla fotografia intesa come immaginario, dalla fuga in altri mondi, la fotografia come presentazione o intesa come narrazione o anti narrazione.

Questi tre filoni sono stati analizzati a lezione e poi ai ragazzi è stato chiesto di restituire un lavoro fotografico che comprendesse cinque scatti e di riflettere su uno di questi filoni a loro scelta.

Da questa idea è nato poi un progetto fotografico in collaborazione con i docenti dei laboratori e delle materie di indirizzo come la collega Asia Gandoglia, che ha potuto dare delle indicazioni operative ai ragazzi. Sono partiti in modo autonomo, hanno sperimentato e dopo si sono confrontati con le docenti delle discipline”.

Me Myself & I: alcuni studenti raccontano i loro scatti

Daisy

“Mi chiamo Daisy, l’idea è nata da un mio percorso, di questa luce che era assomigliare più agli altri, non essere diversa. La pecora nera.

Volevo tanto aspirare a questo obiettivo, però ho capito, man mano che lo raggiungevo, che non era quel che volevo.

Se uno ti vuole fare del male te lo farà comunque. Essendo che questa luce era diventata troppo forte, ho deciso di voltargli le spalle, di ignorare e seguire la mia testa.

Che tecnica hai utilizzato?

“Non è tanto una tecnica, mi è piaciuto metterlo sullo scuro perchè risaltava di più la luce e la mia idea”.

Alice

“Sono Alice e ho avuto l’idea di fare la foto allo specchio. È partita dalla mia insicurezza verso me stessa e quindi ho deciso di rappresentare allo specchio perchè avevo il riflesso di me”.

Doriana

“Mi chiamo Doriana, le foto rappresentano il fatto di non credere molto in me stessa, di essere un po’ sognatrice. Rifletto a come le persone si comportano con me, io mi comporto con te in base a come tu ti comporti con me.

Lo specchio è anche il riflesso del mio pensiero. Di conseguenza ho voluto utilizzare la forma dello specchio.

Da un incidente, per sbaglio mentre facevo le foto mi è caduto lo specchio. In questi frammenti molto precisi.

Da questo danno, per quelli più scettici che porta sfortuna, io ne ho tratto una fortuna. Delle foto che a me sono piaciute molto.

Mi sono divertita a lavorare a questo lavoro. Sono molto soddisfatta, ma so anche che posso fare di più”.

Parla l’assessore del Comune di Imperia, Marcella Roggero

“Un’altra bellissima occasione di ripartenza, ancora più bella perchè parte dai ragazzi e dalle scuole, che sono tra coloro che più hanno subito ripercussioni in questo lungo lockdown.

Il Liceo Artistico si è contraddistinto ancora una volta per creatività, competenza e anche per voglia di fare.

Per noi dell’amministrazione è solo un piacere poter mettere gli spazi della Galleria Rondò che abbiamo con piacere riaperto e che sta avendo sempre più successo e sempre più richieste.

Venite tutti a visitare questa mostra, perchè scoprirete molti artisti che mi auguro facciano strada nel futuro. Soprattutto un modo per stare vicini ai nostri ragazzi, non con le parole ma con i fatti”.


 

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