Ha patteggiato 1 anno e 9 mesi di carcere per sei rapine in banca commesse tra il 2000 e il 2001. E’ la storia di Nino Monti, 61 anni, il cui processo si è chiuso ieri, 7 giugno, in Tribunale, a Imperia, davanti al Gup Paolo Luppi
Imperia: a processo per sei rapine, patteggia 1 anno e 9 mesi
Monti, difeso dall’avvocato Giovanni Di Meo del foro di Imperia, tra il 2000 e il 2001 fu responsabile di sei rapine a mano armata (con cutter, coltelli e pistole, finte) Liguria e Piemonte, in particolare a Genova, Carmagnola, Arma di Taggia, San Bartolomeo al Mare e Albenga, per svariati milioni di lire. Non usò mai violenza.
Fu lo stesso Monti a confessare di essere il responsabile delle rapine. Il reato, nonostante siano trascorsi 20 anni, non è ancora prescritto. La rapina aggravata, infatti, per la prescrizione, richiede 25 anni. I processuale.
Ieri, davanti al Gup Luppi, Monti ha patteggiato 1 anno e 9 mesi di carcere. Nel frattempo, dopo anni di “redenzione”, ci è ricascato. Nel gennaio scorso, insieme a un complice (travestiti da operai), ha rapinato l’ufficio postale di Collegno, con pistola finta e coltello, trafugando, secondo l’accusa, circa 40 mila euro. Per svuotare la cassaforte i due avrebbero sequestrato gli impiegati dell’ufficio postale, chiudendoli in bagno.
Arrestato dalla Polizia, insieme al complice, Monti si trova detenuto in attesa di giudizio, accusato di rapina e sequestro di persona.