L’intervista del nostro giornale alla commerciante Nausica Di Benedetto ha fatto molto discutere. L’imprenditrice, titolare del chiosco Capo Horn, a Borgo Marina, ha raccontato le difficoltà incontrate nel trovare personale per la stagione estiva. Una preoccupazione comune un pò in tutta Italia tra gli addetti ai lavori. Le correnti di pensiero sono tante, c’è chi attribuisce la causa al reddito di cittadinanza, chi alla scarsa voglia di lavorare e sacrificarsi dei giovani, chi alle paghe troppo basse.
Abbiamo contattato il Sindaco di Imperia Claudio Scajola per conoscere il suo pensiero e le eventuali soluzioni a una problematica che è diventata motivo di dibattito in tutta Italia nelle ultime settimane.
Imperia: giovani e lavoro, il punto con il Sindaco Claudio Scajola
“Io non credo che i giovani non abbiano voglia di lavorare – ha dichiarato il Sindaco – Quando vedo i giovani per strada sono felice, credo che abbiano difficolta molto più complesse dei giovani della mia generazione. Per loro la vita e più difficile, non è vero che non hanno voglia”.
“Il reddito di cittadinanza? Così come concepito, ha un aspetto positivo e uno negativo – ha proseguito Scajola – Positivo, perché che ha aiutato molte persone a sopravvivere e una società non può non essere attenta ai più deboli. Negativo perché, cosi come concepito, il reddito impedisce di fare altri lavori, anche part time. Mi pare però che il Governo stia lavorando a un provvedimento che renderà più elastico il reddito e sbloccherà questa impasse.
Bisogna anche dire che è vero che in molte realtà italiane, e penso anche dalle nostre parti, c’è una tendenza a sottopagare, in taluni casi con un utilizzo in nero dei giovani.
Io capisco che dopo le ristrettezze di questo ultimo anno non si possa chiedere a imprenditori e commercianti di aumentare gli stipendi come se nulla fosse, ma l’invito è, a chi può permetterselo, di avere maggiore considerazione verso i giovani. D’altro canto, ci vogliono norme chiare per aiutarli nel loro percorso verso l’inserimento nel mondo del lavoro.
Noi, come Comune di Imperia, siamo stati un pò pionieri in questo senso. Abbiamo proposto ai giovani di dare una mano alla città, gratuitamente, la scorsa estate, per controllare le spiagge. Hanno risposto con entusiasmo e disponibilità. Si sono sentiti considerati, parte di qualcosa. Abbiamo stretto accordi anche con il Tribunale, con la Procura, con l’Archivio di Stato, per dare ai nostri giovani non solo la possibilità di lavorare, ma anche di sentirsi importanti per la città”.
Questa fase di ripartenza, post covid, è molto complicata – ha concluso Scajola – Dobbiamo evitare che i giovani si rassegnino. Ai miei tempi, finite le scuole, si andava ad aiutare. Erano lavori estivi, non sentivamo nessuna umiliazione a farli. Certo che però se questi lavori diventano duraturi, vanno retribuiti in maniera congrua. Dobbiamo assolutamente evitare che si possa pensare, in Italia, che il reddito di cittadinanza porti a non lavorare”.