Abbiamo varcato i cancelli dell’Incompiuta insieme al sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori, accompagnati dalla Polizia municipale, per verificare il reale stato della strada, del versante franoso e delle opere di messa in sicurezza. Il sindaco Chiappori ha annunciato ai microfoni di ImperiaPost Tv di voler riaprire entro breve la strada a mare, conscio però del fatto che, ancora una volta, nessuno firmerà per garantirne la piena fruibilità in sicurezza e sarà quindi lui a doversi prendere la responsabilità, come in passato.
Chiappori illustra gli interventi di messa in sicurezza effettuati e si dice pronto a riaprire l’Incompiuta, che, però, richiuderà in caso di pioggia
Spiega Chiappori: “Vi ho voluto far entrare perchè ci sono sempre quelli che parlano senza vedere. Il mare ci ha portato via il muraglione e abbiamo messo in sicurezza il tubo del Roja, che è rimasto in sospeso così come i cavidotti elettrici. Abbiamo messo in sicurezza le reti a monte e ne abbiamo sostituite per 400 mila euro. Altre le abbiamo aperte, vuotate e richiuse. In passato, anche se la precedente Amministrazione aveva fatto dei lavori di messa in sicurezza, nessuno, per dirla a modo mio, ha mai avuto le palle per riaprire l’Incompiuta. Io mi sono preso la rogna e non è successo niente. Credo che farò ancora così in questi ultimi pochi mesi del mio mandato, perché la gente ama passare su questo balcone sul mare. Transenneremo la parte dove ci sono ancora in corso i lavori e la metteremo in sicurezza, facendo un camminamento, ma tanto nessuno mi scrive che va bene e la strada è sicura. Aprirò e chiuderò in caso di pioggia, lasciandola chiusa anche qualche giorno dopo la pioggia, perché i momenti peggiori sono proprio quelli successivi agli acquazzoni”.
“Per fare davvero un intervento definitivo ci vogliono 13 o 14 milioni di euro. Spero ci possa riuscire il prossimo sindaco”
Giacomo Chiappori non nasconde l’amarezza di terminare il suo mandato da sindaco senza aver potuto trovare una soluzione definitiva per la strada a mare che collega la sua Diano Marina con Imperia. E dice ancora: “E’ un magone che mi rimane, perché ho scritto a tutti, compresa l’Anas, visto che è bene ricordare che in cima c’è l‘Aurelia e se molla quella, poi diventa un problema. Tutti insieme dovremmo ragionare. Io ho progettato una galleria a giorno, a volta, in cemento, che puntella la frana e se qualche masso cade, non colpisce nessuno. Avevamo anche analizzato la possibilità di spruzzare del cemento, come sopra a Montecarlo, ma non si può per questioni di impatto ambientale. Ognuno dice la sua e siamo ridotti in questa maniera. Certo è che qui bisogna spendere 13 o 14 milioni di euro per sostenere davvero tutto e fare anche una scogliera a mare, perché il mare continua a erodere e ha già fatto crollare un muro”.
Della questione interessati anche Toti e Giampedrone, nell’ambito del progetto della Ciclovia Mediterranea fra Liguria e Toscana
Conclude Giacomo Chiappori: “Ne ho parlato anche con Toti e Giampedrone, che si sono mostrati attaccati al problema, anche perché qui passa la pista ciclopedonale. In passato con il sindaco di Imperia Carlo Capacci avevamo fatto un accordo per aggiungere 400 mila euro ciascuno per incrementare i 2 milioni e mezzo di euro e fare degli interventi, poi è cambiata l’Amministrazione e il Comune di Imperia non ha più fatto la Conferenza dei servizi. Ora è tutto in mano alla Regione, perché è la Regione che progetta la Ciclovia Mediterranea . Può darsi che in quella progettazione di questo miracolo che si chiama Ospedaletti – Andora, per arrivare fino in Toscana, magari con recovery fund, il prossimo sindaco, che non sarò purtroppo io, abbia la forza e il sostegno per realizzare davvero questo progetto meraviglioso. Anche con questa bruttura che c’è ora, camminando e respirando l’aria di mare, questo posto offre sensazioni uniche. E’ un posto unico e dobbiamo esserne coscienti tutti. Altrimenti è finita“.
A cura di Andrea Pomati e Ornella Forte